“Io ho fatto una battaglia all’interno del movimento per il collocamento internazionale di quella forza politica dalla parte giusta della storia: la Nato e l’Unione Europea, quando ho visto che non era più possibile, abbiamo visto l’ambasciatore russo fare un endorsement al M5S me ne sono andato”. È quanto ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando della crisi di governo e delle dimissioni di Draghi.
Di Maio: “Non posso stare con chi provocherà l’aumento della benzina e delle bollette”
“Io non posso stare con quelli che hanno buttato giù Draghi – ha detto ancora Di Maio -, hanno buttato giù il governo, sono quelli che provocheranno l’innalzamento dei costi della benzina, e dei costi dell’energia i prossimi mesi. Prima le elezioni si fanno meglio è, prima riusciamo a salvare la legge di bilancio, non credo salveremo il Pnrr, perché le riforme non si potranno fare, ma allo stesso tempo credo che almeno dobbiamo provare a salvare la legge di bilancio”.
“Siamo dI fronte all’ennesima crisi di governo che questa volta – ha aggiunto il ministro degli Esteri – vede come protagonisti in particolare Conte e Salvini che hanno deciso di bloccare e colpire l’agenda riformatrice del governo Draghi, rispetto a un momento storico che vede una situazione inedita”.
“Da oggi esistono due tipologie di forze politiche – ha detto ancora Luigi Di Maio -, quelle che hanno tifato per l’Italia e quelle che hanno tifato contro l’Italia, che hanno scommesso contro. Sicuramente c’è il partito Di Conte, che non è più il Movimento 5 stelle: io avevo contribuito a fondarlo, ed era una forza politica che creava governi, non li sfasciava”.
Far cadere il governo Draghi per Di Maio “è stato solo il primo atto di un percorso che vede uniti Conte e Salvini nel cercare Di portare l’Italia fuori dalle alleanze storiche, di destabilizzarla da un punto Di vista economico”.
“Non è un caso che questo governo sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Putin”
L’esecutivo, ha sottolineato ancora il ministro degli Esteri, “aveva una chiara posizione internazionale che collocava l’Italia con i suoi alleati storici. E non è un caso che questo governo sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Putin”.