Le destre non hanno sfondato neppure alle comunali. Nei capoluoghi di provincia a rialzare la testa è stato il Pd e in due centri a finire al ballottaggio è stato il Movimento 5 Stelle. In 14 città, su 5 giunte uscenti di centrodestra, 7 di centrosinistra e 2 civiche, sono stati così eletti sindaci al primo turno 3 sindaci di centrosinistra, 2 espressione delle destre e un civico. Ai ballottaggi, invece, in 5 capoluoghi è avanti il centrodestra e in 3 i dem, ma la partita sul nuovo round, tra quindici giorni, è ancora apertissima.
I RISULTATI. Come abbondantemente previsto, a Venezia è stato confermato con il 54% dei consensi il primo cittadino Luigi Brugnaro, indipendente di centrodestra. Inutile nella terra del doge Luca Zaia il tentativo del sottosegretario dem Pier Paolo Baretta di far riprendere al centrosinistra il potere: non è andato oltre il 29%. A nulla sono valsi neppure i tentativi di battere sulle risorse a disposizione del Recovery Fund e l’intesa con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri. Confermati invece con il 70% delle preferenze, un plebiscito, il sindaco dem di Mantova, Mattia Palazzi, e il collega, sempre del Pd, Amedeo Bottaro, a Trani, in Puglia. Il centrosinistra ha inoltre mantenuto la guida di Trento con Franco Ianeselli, al suo primo mandato, mentre Sandro Parcaroli, alla guida delle destre, ha strappato Macerata, nelle Marche, al centrosinistra. Eletto infine al primo turno, con il 71% delle preferenze, il primo cittadino civico di Fermo, sempre nelle Marche, Paolo Calcinaro. In otto capoluoghi di provincia si tornerà poi alle urne tra quindici giorni, per il ballottaggio.
NUOVA SFIDA. Il risultato più atteso al secondo turno è quello di Reggio Calabria, dove il sindaco dem Giuseppe Falcomatà, in vantaggio di due punti percentuali sullo sfidante, cerca la riconferma, mentre Antonino Minicuci, del centrodestra, tenta di prendere il suo posto e di coronare così il sogno di Matteo Salvini di mettere nel capoluogo calabrese le sue insegne. Sempre in Calabria ballottaggio inoltre a Crotone, tra Antonio Manica del centrodestra e il civico Vincenzo Voce. Al ballottaggio inoltre due candidati del Movimento 5 Stelle, a Matera con Domenico Bennardi, che si confronterà con Rocco Luigi Sassone, alla guida della coalizione di centrodestra, e ad Andria, con Michele Coratella, che dovrà vedersela con Giovanna Bruno, del centrosinistra.
Ballottaggio infine tra Fabrizio Di Stefano, che cerca di mantenere il centrodestra al timone del Comune di Chieti, e Pietro Diego Ferrara del centrosinistra, a Lecco, con il candidato delle destre Giuseppe Ciresa in vantaggio sulla coalizione a trazione dem di Mauro Gattinoni, ad Arezzo, dove Alessandro Ghinelli, indipendente di centrodestra, cerca il bis e si confronterà con Luciano Ralli del centrosinistra, e a Bolzano, tra Renzo Caramaschi, del centrosinistra, e Roberto Zanini, del centrodestra. “Siamo molto fiduciosi e anche soddisfatti dei primi dati che confermano una forza espansiva del campo del centrosinistra – ha dichiarato il segretario dem Nicola Zingaretti – e dentro questo campo una forza decisiva del Pd anche grazie a buone candidature per la sindacatura. Solo qualche ora di riposo poi si riparte e saremo a fianco delle candidature a sindaco per i ballottaggi, per concludere una sfida amministrativa”.
Spostate invece, a causa dell’emergenza coronavirus, le elezioni amministrative nelle isole. A Nuoro, in Sardegna, si voterà quindi il 25 e 26 ottobre e l’eventuale ballottaggio è previsto per l’8 e 9 novembre. In Sicilia, ad Agrigento ed Enna, urne aperte invece il 4 e 5 ottobre e possibili ballottaggi il 18 ottobre.