Dalla Redazione
L’Europa ora trema. La locomotiva tedesca si è fermata. Il pil della Germania ha registrato una contrazione dello 0,2% nel secondo trimestre, peggio delle previsioni iniziali. E così, dopo Roma e Parigi, anche Berlino vede i fantasmi. Insomma c’è da preoccuparsi anche perché, al di là di quello che qualcuno sostiene in questi giorni, non si tratta per la Germania di un calo momentaneo.
Anzi i principali indicatori lasciano presagire un ulteriore indebolimento dell’attività economica della Germania. Il terzo trimestre potrebbe, quindi, essere ancora problematico per i tedeschi. Senza dimenticare il contraccolpo che Berlino avrà dallo scambio di sanzioni tra Russia e Europa.
Berlino, secondo gli analisti, dovrà dunque darsi una mossa visto anche l’indebolimento di due partner commerciali come Italia e Francia. Per la Merkel sembra essere venuto il momento di riformare l’economia, troppo legata ancora agl’interventi su mercato del lavoro e welfare varati nel 2004.