Dall’ex usciere di Palazzo Vecchio, Alessandro Maiorano, non c’è stata alcuna diffamazione dell’ex premier Matteo Renzi. Si conclude con l’assoluzione, disposta dal tribunale di Firenze, il procedimento intentato contro Maiorano che accusava Renzi di aver sostenuto “spese pazze”, sprecando denaro pubblico, nel periodo in cui aveva rivestito il ruolo di presidente della Provincia di Firenze (2004-2009).
Il giudice Laura Bonelli ha assolto l’imputato, difeso dall’avvocato Carlo Taormina, “perché il fatto non costituisce reato”. Il procedimento fa riferimento alle accuse dell’ex usciere secondo cui il leader di Italia Viva in passato avrebbe dilapidato ingenti somme, fino a un totale di 20 milioni di euro, per varie iniziative intraprese da presidente della Provincia. Affermazioni diffuse in varie forme, anche sui mezzi online, con insistenza che ha spinto Renzi, nel 2013, a querelarlo dando il via alla battaglia legale che, nonostante la sentenza di primo grado, non sembra affatto conclusa.
REAZIONE A CALDO. “Aspettiamo di vedere le motivazioni per valutare se fare ricorso in appello contro questa assoluzione, ma vista la formula con cui è stato assolto l’imputato valutiamo se intraprendere subito una causa civile di risarcimento dei danni i cui proventi verranno devoluti in beneficenza”, ha affermato il difensore dell’ex premier toscano, l’avvocato Federico Bagattini, subito dopo la lettura del dispositivo.