Dopo le dichiarazioni sorprendenti rilasciate ai media e poi risultate prive di riscontri, si complica la posizione dell’ex pm di Marsala, Maria Angioni. La Procura di Marsala ha notificato un avviso di conclusione indagini, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, all’ex magistrato che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo.
Angioni, ora giudice del lavoro a Sassari, è accusata di false dichiarazioni a pubblico ministero per quanto dichiarato ai media. Frasi per le quali è stata sentita dalla Procura come testimone in quanto aveva rilevato tentativi di depistaggio dell’inchiesta condotta 17 anni fa sulla scomparsa della bambina, connivenze di forze dell’ordine con i rapitori e falle gravissime negli accertamenti svolti. Accuse su cui hanno indagato i pm senza trovare alcun riscontro e per questo l’ex pm è finita sotto indagine e ora rischia di finire sotto processo.
Il 17 maggio scorso la Angioni era intervenuta in diretta a Mattino Cinque (qui il video) sostenendo “che nel rapimento della bambina ci siano stati due gruppi di persone: quelle “cattive” e quelle “buone”. “Faccio una premessa: quando ho lavorato a Marsala – aveva aggiunto l’ex pm -, c’erano sempre diverse persone sulla strada che sembravano lì a far niente, ma dopo un po’ ho capito che erano sentinelle, non sentinelle necessariamente della mafia, ma sentinelle di qualcosa che non è lo Stato… mi sono detta che ci saranno state anche a Mazara del Vallo e che qualcuno non può che aver visto alcune scene del rapimento di Denise”.
“Dunque, se questa bambina è stata presa da persone mosse da passione, da rabbia, da odio – ha detto ancora la Angioni – è possibile che ci siano state sentinelle che hanno mandato il messaggio ad altre persone: persone che volevano bene alla bambina e che sono intervenute in un secondo momento, prelevandola e portandola via, perché la bambina era in pericolo, perché la bambina, così com’era stata presa quel giorno, poteva anche essere presa in un momento successivo”.