La procura di Genova ha firmato l’autorizzazione allo smontaggio del moncone ovest del Ponte Morandi “in permanenza del sequestro”. Dunque il viadotto Polcevera potrà essere smontato ma i reperti rimarranno nella stessa area a disposizione dell’autorità giudiziaria che sta ancora compiendo analisi e accertamenti tecnici nell’ambito dell’inchiesta sul crollo che il 14 agosto causò 43 morti e oltre 500 sfollati.
“Dopo la demolizione del moncone ovest – ha spiegato il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi – si vedrà come procedere per quello est. Il via libera solo alla demolizione del troncone lato Savona e non a tutto il viadotto non causa incertezza perché si tratta di tempi e modalità di intervento diversi. I lavori cominceranno subito. E’ necessario anche per noi”.
“Domani sera, anzi domani pomeriggio, facciamo alle 16, – ha dichiarato il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione, Marco Bucci – avrete la decisione su chi ricostruirà il ponte. Il decreto sarà pubblicato domani sera, ci sono ancora da capire alcune cose che non posso svelare, alcune tessere del puzzle che vanno messe al posto giusto. Oggi abbiamo avuto la autorizzazione sulla parte ovest che è quella dove c’è il cantiere. I lavori quindi iniziano da subito, non appena avremo la formalizzazione che penso arriverà questo pomeriggio. È un grande passo avanti – ha detto ancora Bucci – per la città perché Genova ha bisogno di un ponte di alta qualità in fretta e tutti stiamo lavorando in questa direzione”.
“Per quanto riguarda la parte est -ha aggiunto il sindaco di Genova – ci saranno sei strutture metalliche che metteranno in sicurezza completamente il ponte. Dopodiché sotto il ponte si potrà lavorare per levare quel poco di amianto che c’è nelle case, che poi verranno abbattute. Sono molto contento di quello che la Procura ha fatto – ha concluso Bucci – perché hanno dimostrato che, quando si lavora tutti insieme, le cose si ottengono, anche quelle più difficili”.