Gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo. Nessun salasso in arrivo a causa dei rincari nelle bollette annunciati dal ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani (leggi l’articolo). Il Governo, come promesso, ha varato l’annunciato decreto taglia-bollette, con 3 miliardi per rafforzare i bonus energia e azzerare gli oneri di sistema, al fine di tamponare fino a dicembre gli aumenti di luce e gas che scatteranno dal 1 ottobre.
IL PROVVEDIMENTO. Niente rincari dunque per 3 milioni di famiglie più fragili, che già attualmente vengono aiutate con il bonus sociale, e riduzione degli stessi per altri 26 milioni di nuclei familiari e 6 milioni di piccole e medie imprese. Il Consiglio dei ministri ha introdotto anche una riduzione temporanea dell’Iva sul gas, che fino a dicembre sarà al 5%. Il premier Mario Draghi, parlando ieri mattina alla platea di Confindustria, ha voluto sottolineare che si tratta di un intervento che “ha una forte valenza sociale” e che va “nella direzione che avevamo detto, nessuno deve restare indietro”.
Il presidente del consiglio ha poi evidenziato che, in assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell’elettricità potrebbe salire intorno al 40% e quello del gas del 30%, proprio come preannunciato dal ministro Cingolani, e ha aggiunto che a tali misure di emergenza per contenere gli aumenti, che si spera “in gran parte legati a fenomeni transitori”, dovrà seguire “un’azione più strutturale” e comune a livello europeo, esplorando la possibilità di applicare il “modello vaccini”.
Per Draghi, infatti, l’Unione europea, che con i farmaci anti-Covid si è presentata come acquirente unico e ha poi suddiviso le dose tra i Paesi, dovrà presentarsi come acquirente unico anche per le forniture energetiche, a partire da quelle di gas. L’esecutivo, dopo l’intervento di luglio da 1,2 miliardi per ridurre i rincari del terzo trimestre, ha eliminato eliminare per l’ultimo trimestre del 2021 gli oneri generali del gas per tutti e dell’elettricità per le famiglie e le piccole e piccolissime imprese.
Più nello specifico, nella bozza di decreto si parla di interventi su utenze “domestiche” e “non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW”. Un provvedimento destinato in totale a 32 milioni di utenti che vedranno azzerati gli oneri di sistema. Il Governo ha inoltre aggiunto la novità sul gas, con il taglio dell’Iva che passerà al 5% dal 10% che pagano le famiglie e dal 22% per le imprese. Per sterilizzare gli oneri di sistema, il decreto stanzia così circa due miliardi e mezzo. Altri 450 milioni infine per rafforzare il bonus sociale.