Decreto lavoro, Schlein è stata alla Stazione Leopolda di Firenze in occasione dell’iniziativa Filcams/Cgil dedicata ai contratti, al lavoro e agli appalti. Durante il suo discorso si è scagliata contro il decreto lavoro voluto dal governo Meloni.
Decreto lavoro, Schlein è intervenuta all’iniziativa Filcams/Cgil di Firenze
Elly Schlein è stata alla Stazione Leopolda di Firenze ed appena arrivata si è lasciata andare a una battuta: “Bella, è la prima volta che ci vengo”. La segretaria dei dem è intervenuta in occasione dell’iniziativa Filcams/Cgil dedicata ai contratti, al lavoro e agli appalti. Durante il suo intervento un pensiero anche ai cittadini dell’Emilia Romagna colpiti dal maltempo. “Voglio innanzitutto mandare la nostra vicinanza come Partito Democratico alle persone colpite da questa esondazione nel ravennate e nel bolognese”. “Chiaramente il pensiero ed il ringraziamento – ha aggiunto – va a chi in queste ore sta operando per garantire i soccorsi. Molte persone sono state evacuate”.
“La partecipazione della segretaria del Pd a un consesso dedicato all’analisi di temi e criticità di comparti professionali particolarmente colpiti dalla precarietà e dalla irregolarità del lavoro come turismo, commercio e servizi, segna l’attenzione per le condizioni in cui operano milioni di lavoratrici e lavoratori impiegati in settori fondanti del mondo del lavoro italiano”, dicono dal sindacato.
La segretaria dei dem ancora all’attacco del governo: “Ci mobiliteremo al fianco dei sindacati”
Nel suo intervento alla Leopolda, la Schlein ha sferrato un ulteriore attacco al decreto lavoro reso noto il 1° maggio dall’esecutivo. “Il taglio del cuneo fiscale è temporaneo, non strutturale, e nasconde un trucco: il fatto che si possano contrattare le causali dei contratti a termine, quindi precari, anche tra le parti, come se le parti non fossero in dislivello di potere; questo vuol dire rendere il lavoro più ricattabile. E se questo è combinato con la destrutturazione dell’unico strumento, per quanto migliorabile, di sostegno alla povertà, vuol dire che ti ricatto due volte, perché se non accetti quel lavoro così precario non hai più neanche uno strumento di sussidio. Il decreto lavoro del governo è davvero il decreto della ricattabilità, per cui noi certamente ci mobiliteremo al fianco dei sindacati”.