Decine di combattenti di Hamas, ha riferito Haaretz, si sono arresi all’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Diversi filmati, girati a Gaza e caricati sui social network nelle ultime ore, mostrano come l’Idf abbia radunato dozzine di palestinesi – che secondo quanto riportato dai media ebraici sarebbero possibili sospetti di Hamas – che si sono arresi alle truppe israeliane a Jabaliya e in altre aree del Paese.
Immagini sui social mostrano dozzine di combattenti di Hamas che si sono arresi alle forze israeliane a Jabaliya e in altre aree del paese
I giovani palestinesi vengono immortalati spogliati, bendati e con le mani legate dietro la schiena. In un video, un gruppo di loro viene filmato mentre viene trasportato nel retro di un veicolo militare israeliano. Haaretz parla di “decine di combattenti di Hamas che si sono arresi” all’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza.
“In due mesi di guerra uccisi 17.177 palestinesi. Il 70% sono donne, bambini e minorenni”
A Gaza, intanto, il ministero della Sanità palestinese ha reso noto che, in due mesi di guerra, “i bombardamenti israeliani nella Striscia hanno ucciso 17.177 persone, il 70% delle quali donne, bambini e minorenni”. Secondo lo stesso ministero, nelle ultime 24 ore, in un momento in cui le operazioni si stanno estendendo al territorio dell’intera enclave, “sono morte 350 persone” e “900 feriti” sono arrivati negli ospedali nelle ultime 24 ore.
Due alti dirigenti di Hamas sono stati uccisi in un raid aereo in un Centro di comando
L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno fatto sapere sempre oggi che due alti dirigenti di Hamas sono stati uccisi alcuni giorni fa in un raid aereo in un Centro di comando. Si tratta di Abdel Aziz Rantisi, funzionario dell’unità dell’Intelligence militare che era responsabile “delle informazioni sul campo nella Striscia e aveva partecipato alla programmazione dell’attacco del 7 ottobre” e di Ahmed Aiush, “un operativo terrorista dell’unità osservazione del Battaglione ‘Carrara’”. Il Centro di comando colpito – ha spiegato il portavoce dell’esercito israeliano – “era responsabile dell’intelligence sul campo per tutta la Striscia e serviva come postazione significativa di Hamas per dirigere le attività di combattimento e di supporto agli attacchi ai soldati”.