Comunque andrà a finire con AstraZeneca il danno alla campagna vaccinale ormai è fatto. Con ogni probabilità a giorni arriverà un nuovo via libera al vaccino, le autorità di vigilanza sul farmaco sembrano orientate a ritenere che le reazioni al medicinale siano minime, fisiologiche, e che dunque non vi siano rischi. Come per tutti i vaccini.
La battuta d’arresto però c’è appunto stata e riprendere la campagna non sarà semplice. Mentre si parla tanto di decessi dopo la somministrazione di AstraZeneca (leggi l’articolo), che costa allo Stato meno della metà degli altri farmaci, colpisce però che, seguendo gli stessi principi e gli stessi dubbi, si parli poco degli altri casi, che pure non mancano.
LE TRAGEDIE. In provincia di Salerno, ieri i carabinieri di Sapri hanno effettuato i primi accertamenti in seguito alla morte di Michele Quintiero, un vigile urbano di Vibonati, deceduto lunedì sera a seguito di un malore, un’ora e mezza dopo che il 62enne era stato in ospedale e gli era stata iniettata una dose di Pfizer.
I militari dell’Arma hanno così acquisito l’elenco dei pazienti a cui è stato somministrato lo stesso lotto del vaccino, una novantina di persone, tra cui diversi over 80 che hanno ricevuto la dose di richiamo, nessuno dei quali avrebbe però manifestato disturbi. La Procura di Lagonegro ha disposto il sequestro della salma del vigile e nelle prossime incaricherà un medico legale per effettuare l’autopsia. Il direttore sanitario dell’ospedale di Sapri, Rocco Calabrese, ha poi spiegato che “non è dimostrabile una relazione causale con la somministrazione del vaccino” e che il paziente “era affetto da patologie pregresse”.
Nessuno, né l’Aifa né altri, ha pensato di sospendere Pfizer in attesa degli accertamenti. Così come, tanto per fare qualche altro esempio, nessuno ha ipotizzato iniziative simili dopo la morte di un 81enne a Savona. L’anziano, di Sassello, è deceduto sempre lunedì sera per arresto cardiocircolatorio dopo che nella mattinata aveva ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer.
L’Asl 2 Savonese ha specificato che, ad un primo esame, è da escludere la correlazione diretta del decesso con la somministrazione del vaccino. “Più volte capita – assicura chi è impegnato nella somministrazione dei vaccini – che quando ci rechiamo nelle Rsa per la seconda dose scopriamo che alcuni anziani intanto sono morti. Non c’è mai stato neppure il dubbio che vi fosse un nesso di causalità con il farmaco iniettato”.
E lo stesso Anthony Fauci, il consigliere speciale del presidente statunitense Joe Biden, ha sottolineato che negli Usa “sono state iniettate gia più di 110 milioni di dosi di vaccini e non sono emersi segnali di pericolo”. Ma AstraZeneca in Europa e subito anche in Italia è stato bloccato.
DOPPIOPESISMO. Dopo lo stop di lunedì, ieri anche l’Ema ha annunciato che, dai monitoraggi su eventuali possibili effetti collaterali di tutti i vaccini anti-Covid, è emerso come sospette reazioni avverse vi siano state tanto con AstraZeneca che con Pfizer e Moderna, decessi compresi. Più nello specifico, risultano 102.100 segnalazioni di eventi avversi per il vaccino Pfizer, 54.571 per AstraZeneca e 5.939 per Moderna.
Con Pfizer dunque il doppio di reazioni avverse che con AstraZeneca, ma l’Aifa ha sospeso solo il secondo vaccino. E, puntando solo ai decessi, se ne registrano 365 tra i pazienti a cui è stato somministrato il farmaco Pfizer, 85 per quelli a cui è stato somministrato AstraZeneca, e 137 dopo quello di Moderna. Su AstraZeneca a giorni sono attese notizie e da aprile Pfizer raddoppierà le forniture all’Italia.