Un miliardo di euro di danni. Tanto intende chiedere, per vie legali, l’amministrazione comunale di Napoli guidata da Luigi de Magistris al settimanale L’Espresso. L’inchiesta pubblicata oggi dal titolo “Bevi Napoli e poi muori”, ha fatto infuriare l’amministrazione. “Una copertina vergognosa che merita una risposta immediata”, così il sindaco di Napoli de Magistris ha commentato la copertina del settimanale “è un attacco premeditato contro Napoli, il titolo è diffamatorio. Quella copertina è peggio di un proiettile». Si tratta di un’inchiesta che solleva più di qualche dubbio sulla qualità dell’acqua nella città di Napoli. E la richiesta di quel bel gruzzoletto permetterebbe all’amministrazione comunale di dar fiato alle proprie casse.
L’avvocatura del comune quindi passerà alle vie legali chiedendo ben un miliardo di euro di risarcimento. “Quella realizzata da L’Espresso non è un’inchiesta, non è una pagina di buona informazione. Iomi farei ammazzare per l’indipendenza della magistratura e dell’informazione”, ha spiegato il sindaco al Mattino, “ma di fronte a copertine simili ci sarà una reazione dura. L’informazione deve essere di pungolo agli amministratori, ma quella pagina è diffamatoria”. De Magistris si è detto sicuro della qualità del comune di Napoli tuonando: “è la più controllata d’Italia”. Si tratterebbe secondo il sindaco di un attacco portato a Napoli dai poteri forti che vorrebbero mettere le mani sulla città.