E’ in corso di pubblicazione un’ordinanza, firmata dal presidente della regione Campania Vincenzo De Luca “contenente ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19”. “In relazione alla situazione epidemiologica esistente – riferisce la regione Campania -, sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile”.
Queste le principali misure adottate: “per il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre”. Sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza “nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno”. E ancora: “Sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente. Sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi”.
“E’ fatta raccomandazione – si legge nell’ordinanza – agli Enti e Uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza. A tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery senza limiti di orario. Tali misure si aggiungono a quelle già disposte nelle recenti precedenti ordinanze, a cominciare dall’obbligo di indossare la mascherina deciso due settimane fa”.
“E’ una decisone gravissima, sbagliata e inopportuna” ha commentato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Sembra che ci sia un accanimento contro la scuola di De Luca – ha aggiunto l’esponente dell”Esecutivo -. E’ stato l’ultimo a riaprirla ed il primo a chiuderla. In Campania lo 0,075% degli studenti è la percentuale degli studenti contagiati dal virus. Se c’è una crescita dei contagi lo capisco, ma non è certo colpa della scuola. Che faranno da domani gli studenti campani?”.
“Oggi – ha aggiunto la ministra – la scuola è il posto più sicuro che c’è nel paese, se si vuole chiudere non è la scuola che deve essere chiusa. Ho visto delle scuole chiudere in Campania perché ci si era contagiati ai matrimoni. In certe zone se i ragazzini non vanno a scuola rischiano di essere preda di altre cose. E’ il luogo più sicuro anche per altro, non solo per motivi sanitari, proprio la Campania dovrebbe tenere aperte le scuole. Si leggerà l’ordinanza e poi il governo deciderà insieme. Io da ministra non ho né potere di riaprire né di chiudere, i presidenti delle regioni lo hanno”.