Mentre Giuseppe Conte lo ringraziava annunciando l’accordo con l’Associazione Rousseau e la consegna dei dati degli iscritti, Davide Casaleggio in un lungo post su Facebook annunciava l’addio al M5s. “Questo non è più il Movimento e sono certo non lo avrebbe più riconosciuto nemmeno mio padre”, dice il figlio di Gianroberto. I rumors raccontano che dopo l’estate potrebbe valutare nuove iniziative politiche. Il futuro di Rousseau, invece, è incerto.
L’addio al veleno di Davide Casaleggio al MoVimento 5 Stelle. E un nuovo partito con Di Battista dopo l’estate?
Nel post Casaleggio va all’attacco ma la caratteristica principale dell’intervento è che ci sono accuse ma senza nomi. Il figlio del fondatore del M5s non nomina mai Luigi Di Maio, Vito Crimi e Giuseppe Conte, che sono i suoi obiettivi principali. “Ho chiesto a tutti gli organi legittimati di indire un voto, mettendo a disposizione Rousseau, al fine di dare seguito alle decisioni degli iscritti nel pieno rispetto dello Statuto. Mi è stato indicato che si vuole percorrere un’altra via, come purtroppo accaduto troppe volte nell’ultimo anno. Sacrificando la democrazia partecipata con violazioni statutarie ripetute e mancato rispetto delle decisioni degli iscritti, quando consultati”, scrive riferendosi al direttorio da eleggere prima della discesa in campo di Conte.
“Ho sempre chiesto semplicemente che le cose si facessero senza scorciatoie e nel rispetto delle regole verso migliaia di attivisti ed eletti che ogni giorno con il loro lavoro hanno permesso il successo del MoVimento di questi anni”, aggiunge. E poi, chiamando in causa proprio l’ex premier: “Lo stesso rispetto delle regole l’ho chiesto in tutti questi mesi per individuare un rappresentante legale legittimato attraverso un voto democratico. Ma in questi giorni gli organi politici del MoVimento 5 Stelle ed il Garante della privacy hanno deciso, prendendosi ovviamente anche la piena responsabilità di tutte le conseguenze, di indicare chi fosse”.
Il futuro di Rousseau e quello del M5s
Infine, disegna un percorso politico per la creatura: “Abbiamo costruito un modello di cittadinanza attiva che oggi è considerato tra i migliori 5 al mondo. E ne sono profondamente orgoglioso. Il percorso della partecipazione dal basso continuerà lungo la strada che abbiamo tracciato. Mantenendo l’integrità, la coerenza e la solidità morale che abbiamo sempre coltivato, nei mille modi in cui sarà possibile”.
Tra i commenti al post spiccano quelli degli ex. Uno è quello di Alessandro Di Battista, che semplicemente lo ringrazia: “Grazie per tutto quello che hai fatto!”. Poi c’è Alice Salvatore, già consigliera regionale grillina in Liguria e vicinissima a Beppe Grillo prima dell’addio al M5s e della presentazione di una sua lista alle elezioni regionali senza successo: “Leggere che Davide Casaleggio si disiscriverà dal M5S fa un certo effetto. Gianroberto sarebbe fiero di te Davide, oggi come lo è sempre stato”.
La senatrice ed ex ministra Barbara Lezzi, da tempo in polemica con Di Maio, non si risparmia: “Ti abbraccio, Davide. Non dimenticherò mai quanto sia stato determinante il tuo impegno nella crescita del M5S che ha consentito anche a me di raggiungere traguardi importanti. La riconoscenza è un valore che mi lega a persone dello spessore tuo e di tuo padre sin da quando vi conobbi alla fine del 2011”.
I parlamentari M5s salutano Casaleggio
E tra i parlamentari spuntano anche Emanuela Corda e Francesco Berti: “Ci disiscriveremo tutti. Questa specie di partito che opera fuori da qualsiasi regola democratica non c’entra nulla col M5Stelle fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. E che tutti noi con fatica facendo tutta la gavetta, dai territori ai parlamento, abbiamo contribuito a far crescere e diventare grande”; “Grazie a te Davide, a Enrica Sabatini e a tutti i/le professionisti/e che hanno creato una piattaforma di democrazia diretta e digitale tra le più avanzate al mondo. Purtroppo oggi il M5S oggi perde un pezzo essenziale della sua identità”.
Nella vicenda fa impressione soprattutto la diversità di toni tra Conte e Casaleggio. L’Avvocato del Popolo ringrazia dicendo che il suo nome (riferendosi al padre) fa parte della storia del MoVimento. Casaleggio annuncia la disiscrizione e dice che suo padre non lo riconoscerebbe. Cosa farà in futuro Casaleggio dipende dalla strada che prenderanno gli altri fuoriusciti dal M5s. Soprattutto Alessandro Di Battista. Un progetto con lui potrebbe dare vita a un nuovo soggetto politico che potrebbe appoggiarsi su Rousseau.
Di certo, spiega oggi Annalisa Cuzzocrea su Repubblica, il Movimento che ha in mente Conte è molto diverso dall’utopia della democrazia diretta delle origini 5S. Di Battista è corteggiato anche da Conte, che l’ex deputato non attacca mai direttamente. Ma la scelta dei 5S di appoggiare il governo Draghi e di continuare il sodalizio con il Pd rende un riavvicinamento molto complicato.