Di guerra se n’è parlato tanto, anche se spesso più per polemiche interne ai partiti o sulle candidature (vedi il Pd) che per le reali posizioni da assumere sullo scenario globale, ma per il resto gli argomenti di questa campagna elettorale per le europee hanno avuto ben poco di internazionale e molto di locale. Il voto dell’8 e 9 giugno, che porterà all’elezione dei 76 europarlamentari italiani, fornirà i risultati di uno scontro che è stato spesso, se non sempre, caratterizzato dalle polemiche italiane e molto poco dalle questioni europee, quelle per cui in realtà gli elettori sono chiamati a votare.
Al di là delle dichiarazioni di leader e candidati, però, i programmi delle liste che si presentano alle europee affrontano anche questioni comunitarie: dalla transizione ambientale all’invio delle armi all’Ucraina, dalla difesa unica al Patto di stabilità, passando per la revisione dei trattati, uno dei punti che accumuna probabilmente più partiti. Vediamo, quindi, quali sono i principali punti programmatici dei partiti in corsa per i seggi di Bruxelles.
Fratelli d’Italia
Il partito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, punta tutto su una sfida personale e sul gradimento della sua leader, come si evince già dallo slogan: “Con Giorgia, l’Italia cambia l’Europa”. Il programma è diviso in 15 capitoli, per 20 pagine, che vanno dal lavoro alla salute, dalla natalità al superamento dell’austerity. L’obiettivo è che l’Europa, “nucleo fondante dell’Occidente”, “su cui si basa la nostra civiltà”, sia centrale nel mondo anche attraverso “l’incontro tra fede e ragione incarnato dalle nostre radici classiche e giudaico-cristiane”. Un obiettivo che, però, si deve raggiungere – secondo Fratelli d’Italia – difendendo “l’identità dei popoli e delle nazioni europee”.
Pd
Più lungo e articolato è il programma del Pd di Elly Schlein, composto di 49 pagine e dal titolo “L’Europa che vogliamo. Manifesto elettorale”. Nei primi tre dei cinque capitoli si parla di come rendere l’Ue più sociale, sostenibile e democratica. Per poi affrontare la questione delle riforme europee nel quarto capitolo e il progetto di pace nel quinto: qui si chiede di costruire un esercito comune europeo e di sostenere la resistenza ucraina. Pur continuando a chiedere all’Ue, allo stesso tempo, “ogni sforzo diplomatico e politico” per porre fine al conflitto e arrivare a una “pace giusta, sicura e sostenibile”.
Movimento 5 Stelle
“L’Italia che conta” è il titolo del programma del Movimento 5 Stelle che, per queste europee, ha aggiunto nel suo logo la scritta “pace”. Il programma del movimento guidato da Giuseppe Conte conta 102 pagine ed è stato approvato lo scorso 14 maggio attraverso il voto online degli iscritti. Il caposaldo è contenuto nel primo capitolo, nel quale si chiede di “riportare la pace in Europa”. La richiesta principale è quella di fissare una Conferenza di pace per fermare la guerra in Ucraina, ma non manca un riferimento alla necessità che l’Ue riconosca lo Stato della Palestina. Nel documento vengono affrontati anche altri temi, come la riforma dell’Ue, la questione migranti, l’energia e la mobilità sostenibile.
Lega
Lo slogan della Lega di Matteo Salvini fa capire da subito come quella del Carroccio sia stata una campagna elettorale molto centrata sul nostro Paese e ben poco sull’Ue: “Più Italia, meno Europa”, In 18 pagine e dieci capitoli si parla della “tutela delle libertà e la difesa dei nostri valori”, ma anche del superamento del Green Deal, un obiettivo che viene definito come il “ritorno del buon senso”. Si punta, poi, sulla fine dell’austerità e sulla “tutela delle filiere produttive italiane”. Per quanto riguarda la difesa, la Lega è contraria alla costituzione di un esercito comune europeo ma si schiera a favore dell’autodifesa dell’Ucraina, pur chiedendo sforzi diplomatici per porre fine al conflitto “anziché favorire sconsiderate escalation militari”. Parole che richiamano i recenti attacchi di Salvini a diversi leader europei.
Forza Italia
Le liste di Forza Italia-Noi Moderati contengono nel simbolo anche il riferimento al Partito Popolare europeo (primo partito all’Europarlamento), oltre che a “Berlusconi presidente”, nonostante il fondatore del partito oggi guidato da Antonio Tajani sia morto ormai un anno fa. Il programma è composto da 17 pagine che riassumono le 10 priorità, a partire dalla difesa e dalla sicurezza comuni e dalla riforma dei trattati europei, passando per un “ambientalismo responsabile” e finendo con la difesa di “casa, proprietà e auto”.
Alleanza Verdi-Sinistra
Il programma della lista formata da Sinistra Italiana Il cui leader è Nicola Fratoianni) ed Europa Verde (guidata da Angelo Bonelli), anche stavolta insieme come alle ultime politiche, è formato da 44 pagine e viene riassunto dallo slogan “Il coraggio di osare”. In 17 capitoli si parla, innanzitutto, dell’Europa “della pace” e lo si fa chiedendo di sospendere le forniture militari per arrivare a un cessate il fuoco.
Stati Uniti d’Europa
Italia Viva di Matteo Renzi, +Europa con Emma Bonino, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani, Libdem Europei e L’Italia c’è si sono messi insieme in occasione delle europee per dar vita alla lista Stati Uniti d’Europa. Il documento programmatico di 14 pagine è diviso in 12 capitoli e spiega la necessità di creare questa formazione politica sottolineando che viviamo oggi la “fase più critica” della storia dell’Ue. L’Unione si trova “a un bivio: o assume un ruolo centrale nel mondo o è destinata a rimanere marginale”. Nel programma si chiede una riforma dei trattati, un maggior peso del Parlamento europeo, lo stop all’unanimità nei voti e una politica comune estera, di difesa e migratoria.
Azione-Siamo europei
Azione di Carlo Calenda si presenta alle europee con altri otto movimentI: il programma, in cinque capitoli, è composto di 53 pagine: si va dalla difesa comune europea alla transizione ecologica, passando per l’immigrazione e l’agricoltura. Uno dei primi punti sottolineato è la garanzia del sostegno all’Ucraina con i mezzi necessari per rispondere all’aggressione russa e “riconquistare le parti del suo territorio ancora sotto il controllo di Putin”.
Libertà
La lista nasce dal progetto politico Sud chiama Nord di Cateno De Luca e raccoglie 19 tra partiti e movimenti, tutti richiamati nel simbolo. Il programma contiene 20 punti ed è riassunto in due sole pagine, con lo slogan – simile a quello della Lega – “Meno Europa, più Italia”. Tra i punti, tutti richiamanti il concetto di libertà, si parte da quello della “Libertà di professare la pace”, proponendo un accordo di pace in Ucraina e un’Italia “non belligerante”.
Pace Terra Dignità
Il programma del movimento animato da Michele Santoro è diviso in tre sezioni, una per ogni parte del nome della lista. Per quanto riguarda le questioni internazionali, sull’Ucraina chiede espressamente di non fornire armi a Kiev evitando così di alimentare lo scontro con la Russia di Putin. Si parla, inoltre, anche del “genocidio” a Gaza.
Alternativa Popolare
Alternativa Popolare, movimento di Stefano Bandecchi si presenta alle europee aderendo al Partito Popolare europeo. Nel suo programma, in otto punti, si parla di diversi temi: dall’energia alla guerra.