Torna Viva Rai 2 e, con Fiorello, tornano anche la satira sferzante nei confronti della politica italiana tra gag sull’agenda Meloni o sul tumultuoso cammino del Pd verso le primarie e le irriverenti interviste di Belvo di Franco Fagnano (personaggio dello showman che imita la giornalista Francesca Fagnani e il suo programma Belve).
La satira politica di Fiorello su Rai 2: la gag sull’agenda Meloni
Aprendo la 16esima puntata dello show, Fiorello si è focalizzato sulle tensioni che hanno recentemente scosso la maggioranza di Governo. Mostrando ai telespettatori il titolo Berlusconi-Meloni. Prove di tregue dopo la tensione, ha esclamato rivolgendosi a Fabrizio Biggio: “Perché sai che ci sono state delle tensioni nella maggioranza. Noi parliamo sempre del Pd che è disastrato ma anche nella maggioranza cominciano le prime tensioni”.
Dopo aver citato la telefonata di auguri fatta dal Cavaliere al premier nella giornata di domenica 15 gennaio durante la quale il leader di Forza Italia avrebbe chiesto “pari dignità” e aver fatto un’impeccabile imitazione di Berlusconi, Fiorello si è concentrato sul Mes. “Voi lo sapete cos’è il Mes?”, ha chiesto. “Meccanismo europeo di stabilità. Sono gli aiuti. Quegli aiuti che loro ti danno… ma all’epoca Meloni disse ‘mai, il Mes non lo vogliamo’. Disse, anzi, ‘piuttosto vado dal parrucchiere della Serracchiani’”, ha ironizzato. “Io, se fossi al Governo, direi prendiamoli questi solti e poi non glieli ridiamo più”. A questo punto, Biggio ha osservato: “Come fanno tutti, tra l’altro”.
A questo punto, Fiorello ha affermato: “Ma noi entriamo sempre più dentro la notizia”. E, mostrando un’agenda con su scritto il nome “Giorgia”, ha aggiunto: “Allora, questa è l’agenda di Giorgia… alla quale facciamo sempre tanti auguri di buon compleanno”.
Andanto alla pagina del 16 gennaio, lo showman ha letto: “Farsi spiegare il Mes da Giorgetti”. Alla giornata del 21, invece, c’era scritto: “Non rispondere al telefono quando chiama Berlusconi”. Sulla pagina del 24 gennaio era riportato: “Portare Salvini a villa Pamphilj per sparare ai cinghiali”.
“Suggerire a Sangiuliano di dire che Leonardo Da Vinci era di Fratelli d’Italia”, si legge, infine, per il 28 gennaio mentre per il 31: “Andare alla Lidl a fare benzina”. “E perché costa meno”, ha precisato Fiorello.
Il caso del furgone di Bonaccini parcheggiato in divieto di sosta ad Assisi
Esaurito il discorso sulla maggioranza, la satira di Fiorello si è spostata verso il Partito Democratico. “Amici del Pd. Abbiamo parlato prima della Meloni, adesso parliamo di voi che siete in una situazione veramente disastrosa… Sapete da che cosa l’ho capito? Perché ieri Fabio Fazio faceva battute sul Pd. Cioè… se Fabio Fazio comincia a fare battute sul Pd, fatevi due domande”, ha detto.
“C’è un articolo. Il prossimo – diciamo così – segretario del Pd molto probabilmente sarà Stefano Bonaccini”, ha cominciato. E, mostrando la foto scelta dal quotidiano Il Mattino, ha osservato: “Certo che questa posta è un po’ da Benito. C’è del Benitismo”. Insieme al volto del governatore dell’Emilia-Romagna, poi, c’è lo scatto al furgone di Bonaccini, parcheggiato in divieto di sosta. Dopo aver letto il titolo del pezzo – l’articolo Bonaccini parcheggia l’auto in divieto di sosta ad Assisi, la foto diffusa dalla Lega. Pd: “Motivi di sicurezza” – Fiorello ha puntato lo sguardo verso la telecamera e, soffermandosi sui “motivi di sicurezza”, ha chiesto con sarcasmo: “Ad Assisi? Cioè, che problema ci può essere? C’è San Francesco in ogni angolo”.