Una mole di 4.500 emendamenti suddivisi in 12 tomi e oltre 5mila pagine. Basta questo per capire l’assalto parlamentare alla Legge di Bilancio 2020. C’è da dire, a onor del vero, che tanti e tanti interventi ovviamente sono migliorativi. Diversi emendamenti, ad esempio, mirano a un approccio ancora più green in Manovra, altri insistono sul welfare e altri ancora sulla necessità di incrementare da una parte la lotta all’evasione fiscale, dall’altra gli incentivi per i lavoratori, dipendenti e non. È altrettanto vero però che, come spesso accade, la Legge di Bilancio venga “sfruttata” da tutte le forze dell’arco parlamentare per un vero e proprio assalto alla diligenza, con mance e mancette che spuntano nella miriade di emendamenti presentati. E così c’è chi pensa alle solite fondazioni, chi al suo localissimo elettorato magari chiedendo di terminare una strada, chi ancora chiede di istituire particolare musei o di prevedere fondi per curiose ricorrenze. Andiamo allora a vedere, punto per punto, cosa c’è in questa Manovra.
Una strada è per sempre. Così l’elettorato è felice
Alzi la mano chi conosce Entratico. Parliamo di un comune in provincia di Bergamo di meno di duemila anime. Eppure un emendamento a prima firma Simona Pergreffi (Lega) prevede un finanziamento di 21 milioni peril 2020 e di 45 per il 2021 per la messa in sicurezza del tratto stradale tra Entratico e Trescore. Nessun dubbio che l’emergenza sia di prim’ordine. Il punto, però, è che ogni parlamentare pensa al suo “particulare” (le Pergreffi è bergamasca…). E così, ad esempio, abbiamo ancora il Carroccio che chiede fondi per il completamente dell’autostrada tirrenica e per la tangenziale di Pisa; mentre Forza Italia, tra le tante cose, chiede il completamento di un viadotto in “località Valle Brambilla” (sempre nel bergamasco). E non mancano le tratte ferroviarie, dalla Biella-Novara (5 milioni) fino alla Bari-Bitritto (3 milioni). Ovviamente non poteva mancare anche Roma Capitale, per cui si chiedono sia interventi per lo snodo ferroviario sia per il completamento della infinita Metro C.
Olimpiadi invernali? Soldi a Zaia e Fontana
Per qualcuno la richiesta sarà più che legittima. Certo è che, a vedere chi ha presentato gli emendamenti, qualche dubbio di “conflitto d’interessi” sorge. Tra i vari emendamenti, infatti, spunta uno, a prima firma Massimiliano Romeo, con cui si chiedono fondi per oltre 500 milioni fino al 2026 per Lombardia e Veneto due Regioni guidate proprie da presidenti leghisti (Attilio Fontana e Luca Zaia). C’è da dire, però, che emendamenti simili sono stati presentati anche da Forza Italia e dal Pd. Ciò che distingue il Carroccio è che ne ha presentati pure altri due. E sempre a prima firma Romeo. In virtù delle Olimpiadi 2026 – questo il ragionamento – meglio prevedere un fondo di altri 100 milioni per collegare Oro al Serio alle stazioni sciistiche di Bormio e Livigno; il secondo, fotocopia, ne chiede “solo” 80.
Giubileo e villa Cavour. Così piovono nuovi fondi.
Per Marzia Casolati (Lega) è l’urgenza delle urgenze. E così eccolo l’emendamento ad hoc: per l’acquisto della storica “villa Cavour” si prevede un fondo ad hoc di 500mila euro per il Comune di Cavour. Non sia mai che qualcuno dovesse offendersi. Ma non è l’unico stanziamento particolare. Giovan Battista Fazzolari (FdI) non vuole arrivare tardi e così chiede di istituire addirittura una struttura ad hoc presso Palazzo Chigi che si occupi dell’“Evento Giubilare 2025”, con un fondo di 6 milioni per il 2020 più un altro milione per eventuali consulenze. Non manca, poi, chi chiede l’istituzione di nuovi musei o il rifinanziamento di alcuni già esistenti. Come nel caso dell’emendamento di Renato Schifani che chiede l’istituzione del museo cittadino a Siracusa. Come capitato anche in passato c’è anche chi chiede finanziamenti ad hoc per il Teatro Eliseo a Roma; chi un fondo specifico per le bande musicali e chi, ancora, un fondo per la “rievocazione storica”. Pierferdinando Casini, invece, guarda alla cultura italiana all’estero. E chiede un milione per il Teatro “Coliseo” di Buenos Aires.
Quante “stramberie”. C’è pure il volo turistico.
Non si può dire che tra gli emendamenti non ci siano anche spunti fantasiosi, a metà tra l’innovativo e il grottesco. È il caso dell’idea presentata da una piccola flotta di senatori del Carroccio che chiedono l’istituzione presso il ministero dei Beni culturali di un fondo “per lo studio preliminare necessario all’introduzione del Volo Turistico”. Difficile capire di cosa si tratti: il fine è valorizzare il patrimonio artistico “anche attraverso innovative forme di fruizione”. Ma anche sul fronte dell’istruzione non sono pochi i senatori che hanno partorito idee curiose: Maria Alessandra Gallone, per esempio, chiede un fondo di 3 milioni per le “gite ambientali”; altri invece vorrebbero inserire nuove materie: dall’educazione alimentare all’educazione “alla parità dei sessi”. A superarsi è il forzista Francesco Giro che chiede l’assunzione per i Conservatori di 200 “korrepetitor” (in pratica, maestri sostituti) al pianoforte.
Patente del buon cittadino. E soldi pure ai nonni.
A proposito di stramberia, dirà qualcuno. Eppure è tutto vero. Parliamo di due idee di matrice leghista. A proporre la “patente del buon cittadino” è tutto il gruppo parlamentare (prima firma Matteo Salvini). In pratica, parliamo di una vera e propria patente per chi non ha multe o sanzioni, paga le tasse e così via. E questo qualcuno – che sarà monitorato con tanto di “rating prestazionale” – potrà accedere a farmaci gratuiti e benefit vari. Ci sono, poi, i nonni. Anche qui tutto il gruppo della Lega chiede l’istituzione di un fondo presso Palazzo Chigi di ben 20 milioni per l’assistenza e la cura dei nipoti da parte dei nonni. In pratica, fare il nonno diventerà un vero lavoro.
Rai, RdC, Quota 100. Chi vuole abolire tutto.
Se non sai inventare nulla di nuovo, tanto vale distruggere l’esistente. Verrebbe da commentare così leggendo alcuni emendamenti. Emma Bonino, ad esempio, chiede esplicitamente la “abrogazione del Reddito di cittadinanza”. La stessa identica idea di uno stuolo di senatori meloniani, capitanati da Alberto Balboni, mentre altri hanno pensato bene di chiedere la “abolizione alla limitazione dell’uso del contante” (prima firma Fazzolari). Ma non è tutto. Tra gli “abolizionisti”, c’è anche chi chiede di cancellare il canone Rai (Erica Rivolta, Lega). Più originale è stato il Pd con Tommaso Nannicini, che ha proposto di sostituire Quota 100 con Quota 92. E lo stesso Nannicini vorrebbe istituire il “salario di disoccupazione”, in pratica una sorta di Reddito di cittadinanza 2.0.
Feste e ricorrenze per tutti. Pure per i 100 anni del Pci.
L’emendamento ha un suo perché, considerando il valore storico del partito in questione. Fatto sta che tre senatori Pd (prima firma di Francesco Verducci) hanno chiesto tramite emendamento 200mila euro per il 2020 e 200mila peril 2021 per festeggiare il centenario del Partito Comunista Italiano, nato il 21 gennaio 2021.
Dalla Einaudi all’Iai. Spazio alle Fondazioni.
Anche in questo caso – verrebbe da dire – nulla di nuovo sotto il sole. Come in ogni Manovra che si rispetti, spuntano anche piccoli finanziamenti per il pregevole lavoro dei think-tank che, in molti casi, già ricevono annualmente soldi dalle istituzioni. È il caso dell’Iai che, in qualità di “ente internazionalistico”, gode di un piccolo fondo presso la Farnesina. Spunta, però, un emendamento con cui si chiede “un contributo straordinario” di 250mila euro. Stessa cifra prevista da un altro emendamento per un’altra fondazione, questa volta dedicata a Luigi Einaudi, per l’importante patrimonio archivistico di cui dispone. E se casomai le fondazioni non esistono, c’è chi chiede di crearne. Come nel caso di Giacomo Caliendo, che ha presentato un emendamento per la creazione, sotto l’egida del Miur, di “fondazioni smart academy”.
Tonno, birre, cannabis. E tenuta antisommossa.
Chiudiamo con qualche curiosità, a partire dall’emendamento leghista per la “ripartizione quota aggiuntiva del tonno rosso”. Raffaele Fantetti (FI), invece, chiede una maggiore tutela della ristorazione italiana all’estero. Emma Bonino, dal canto suo, torna a chiedere la legalizzazione della cannabis che, nel suo emendamento, dovrebbe diventare monopolio. Ma il non plus ultra è Simone Pillon: tra i suoi emendamenti ce n’è uno per dotare la polizia pentienziara di tenuta antisommossa (spesa di 1,5 milioni). Quasi come se ogni giorno scoppiassero rivolte nelle carceri.