Se in passato costituiva l’ultima spiaggia di protestati e segnalati alla Centrale Rischi, negli ultimi anni la cessione del quinto è diventata la soluzione più semplice e sicura per chi ha un impiego fisso o una pensione.
La Legge 176 del 18 dicembre 2020 ha infatti dettato nuove regole per questa formula di prestito, migliorando la profittabilità per le banche e restituendo il giusto valore a uno strumento che presenta molti vantaggi anche rispetto a un classico prestito personale. Il risultato del lavoro giuridico sulla cessione del quinto si è tradotto in condizioni dell’offerta molto più accessibili per i consumatori.
Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio PrestitiOnline.it nel terzo trimestre 2023, la migliore cessione del quinto dello stipendio per un dipendente pubblico ha un tasso del 3,97%, per un dipendente privato del 5,30%, per un pensionato del 5,47%. Il miglior tasso per un prestito personale ha segnato nello stesso periodo 7,22%, un valore di gran lunga superiore.
Come funziona una cessione del quinto
Le principali caratteristiche di un prestito con cessione del quinto sono:
- la sostenibilità del prestito;
- la modalità di rimborso della rata;
- la copertura assicurativa obbligatoria.
Riguardo al primo aspetto, un prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione deve essere prima di tutto sostenibile, perché deve impegnare al massimo un quinto della retribuzione netta, così da non rischiare di gravare troppo sul budget mensile.
Per la modalità di rimborso, sarà lo stesso datore di lavoro (nel caso dei dipendenti) oppure l’ente pensionistico (per i pensionati) a rimborsare la rata ogni mese, trattenendola dallo stipendio o dalla pensione.
Il terzo aspetto è la garanzia obbligatoria offerta alla banca o alla società finanziaria: una copertura assicurativa doppia, rischio vita e impiego (o solo la prima per i pensionati).
Con una cessione del quinto è inoltre possibile ottenere somme fino a 75.000 euro e allungare la durata del prestito fino a un massimo di 10 anni.
Come si valuta la convenienza
Quando un prestito con cessione del quinto è realmente conveniente? Per saperlo basta controllare il parametro fondamentale che ne misura il costo effettivo, il Taeg (Tasso annuo effettivo globale). Nel Taeg sono compresi il Tan (Tasso annuo nominale), gli interessi, le commissioni, gli oneri e le imposte: quando si confrontano le offerte è questo il valore da tenere d’occhio.
Generalmente la rata di un prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione è inclusiva di ogni costo, dall’istruttoria all’imposta di bollo, fino alle spese iniziali e periodiche. Anche il costo delle polizze assicurative è a carico della banca e incluso nell’importo della rata.
Per trovare la soluzione di cessione del quinto migliore sul mercato basta servirsi di un comparatore come PrestitiOnline.it e, sulla base del valore del Taeg, verificare il prezzo più basso offerto.
I numeri sulla cessione del quinto in Italia
Oltre 6 richieste su 10 di cessione del quinto arrivano da dipendenti privati (64,7%), il 21,1% da dipendenti pubblici o statali e il 14,2% da pensionati, mentre i dati sulle erogazioni si distribuiscono in maniera più equilibrata: il 45,9% delle cessioni nel quinto nel terzo trimestre 2023 è stato concesso a privati, il 35% a pubblici e il 19% a pensionati.
Si richiedono cessioni del quinto per importi alti, prevalentemente 25.000 euro (31,4%), mentre la media si mantiene sui 19.900 euro. È il settore pubblico a richiedere le somme più alte (23.746 euro), mentre 6 richieste su 10 sono per una durata di 10 anni (60,3%).
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