“La bocciatura della Manovra del popolo da parte di Bruxelles è politica. La sentenza di Strasburgo su Provenzano è discutibile”. La capogruppo M5S in commissione Giustizia della Camera, Anna Macina, non ha dubbi. “Cosa ne sanno gli eurocrati della povertà degli italiani, frutto delle manovre precedenti che tanto piacevano agli stessi che oggi bocciano la nostra? L’Italia ha bisogno di misure coraggiose come il decreto Dignità e – appunto – la Manovra del popolo”.
E la Corte Ue ci bastona su Provenzano…
“Più che di bastonate, parlerei di decisione discutibile: da un lato si afferma che i criminali con problemi di salute possano continuare la detenzione, dall’altro si definisce ‘inumana e degradante’ la carcerazione di Provenzano. I detenuti per mafia, se malati, devono essere curati al meglio, ma in carcere. Abbiamo un sistema penitenziario razionale ed equo, come affermato a più riprese dalla Consulta. Certe censure sono intollerabili”.
E’ in arrivo alla Camera il ddl sul voto di scambio…
“Finalmente l’Italia avrà una normativa aggiornata sul voto di scambio politico-mafioso, come previsto dal contratto di governo. C’è inoltre una relazione tra questo provvedimento e quello sulle elezioni pulite che ha già l’Ok della Camera. Assieme, le due leggi rendono il voto degli italiani finalmente libero”.
Qual è l’obiettivo della legge sulle elezioni pulite?
“Gli obiettivi sono due: la piena trasparenza delle operazioni di voto e la possibilità di partecipare alle elezioni per i fuori sede. Scrutatori sorteggiati anche tra disoccupati, presidenti e segretari di seggio mai più scelti tra i condannati per mafia, corruzione ed altri gravi reati; chi dirige la sezione elettorale non potrà essere parente dei candidati. Si permette, poi, a chi è lontano da casa di votare ai referendum e alle Europee”.
Nel dl sicurezza ci sono i poteri speciali per Roma…
“Il sindaco, come istituzione più vicina ai cittadini, è tenuto ad intervenire per primo su ogni questione, e deve farlo in modo adeguato. Come Movimento 5 Stelle abbiamo già avuto modo di sottolineare come, specialmente per una metropoli difficile da gestire come Roma, una delle misure più utili per un’efficiente gestione della sicurezza sia dare più strumenti e poteri al Primo cittadino”.