di Andrea Koveos
Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, conflitto di interesse, introduzione di misure urgenti per il lavoro? No, grazie: meglio legiferare sull’utilizzo dei cadaveri a fini di studio. La proposta di legge è di Paola Binetti che ha già depositato il testo alla Camera.
La deputato dell’Unione di Centro non ha dubbi: regolamentare la dissezione delle salme ai fini di studio, è una necessità e la donazione del corpo post mortem non può avere fini di lucro, articolo quattro comma uno. In attesa che si formi un governo e che vengano affrontati gli otto punti, da stabilire se quelli del Pdl o del Pd, i neo deputati sembrano in tutt’altre faccende affaccendati. Eppure c’è una legge elettorale da rifare, tanto per fare un esempio concreto. Un provvedimento fondamentale che richiederebbe uno sforzo importante da parte di tutto il Parlamento, se si vuole procedere speditamente, prima cioè che il futuro presidente della Repubblica sciolga le Camere. Niente da fare, non tutti gli onorevoli sembrano interessati a un’esigenza simile e si preferisce dilungare con proposte , oggettivamente impraticabili.
Un cospicuo gruppetto di deputati del Pdl, quasi tutti eletti in Campania, guidati Paolo Russo (medico oculista) propone un provvedimento in cui nell’unico articolo prospetta una riduzione delle tariffe assicurative, ricordando che assicurare un motorino a Napoli può costare anche mille e 600 euro a fronte di una spesa che oscilla tra i 400 e i 500 euro in altra parte d’Italia.
Progetto che riscuoterebbe un consenso unanime e popolare, per carità, ma che forse non rappresenta un’improrogabile emergenza sociale. Esigenze che variano da deputato a deputato a seconda delle proprie specializzazioni. D’altronde per alcuni onorevoli non c’è crisi o stallo istituzionale che tenga, quando ci sono di mezzo i temi etici.
Prima allora di procedere con riforme attese da anni perché non incentivare il parto fisiologico e la salvaguardia della salute della partoriente e del neonato, così come crede Lorenzo Cesa?
Intanto il tempo scorre inesorabile e i saggi riflettono e riflettono. I partiti tentano accordi impossibili, altri minacciano occupazioni, altri sembrano già stanchi e abulici, senza adrenalina né mordente.
Perfino il Quirinale sembra distratto, come fa notare Public Policy: cercando sulla rete la Costituzione, per esempio, è inevitabile approdare sul sito del Colle che dovrebbe essere la fonte più certa della correttezza testuale. Ebbene, l’articolo 81 della Costituzione che compare sul sito è ancora quello vecchio, prima della modifica avvenuta nella scorsa legislatura. Incredibile.
Le stranezze, però, non sono finite. Gianpiero Bocci del Pd punta sui giardini pensili in città chiedendo detrazioni d’imposta per chi ha ne sostenuto le spese. Che dire dell’onorevole Elio Massimo Palmizio che propone una copertura finanziaria per la costituzione dell’Osservatorio euro-mediterraneo-mar Nero?
Nero, appunto, come purtroppo si prospetta il futuro di un Paese in cui la sua classe dirigente si comporta in modo inspiegabile.