“Dagli Usa all’Arabia Saudita, Meloni prona al potente di turno”. Parla il deputato 5 Stelle, Leonardo Donno

“Le giravolte della presidente del Consiglio non si contano più. Una barzelletta che però non fa ridere”: parla il deputato M5S Donno.

“Dagli Usa all’Arabia Saudita, Meloni prona al potente di turno”. Parla il deputato 5 Stelle, Leonardo Donno

Continuano le giravolte della premier Giorgia Meloni. Dall’opposizione, Bin Salman e la sua Arabia Saudita erano l’esempio di ‘Stati integralisti islamici che calpestano ogni diritto umano’, mentre da Presidente del Consiglio è diventato un grande statista. Leonardo Donno, deputato del Movimento 5 Stelle, che ne pensa?
“La premier è diventata l’esempio lampante di quello che un capo di un governo non dovrebbe essere. Sul piano nazionale non sta facendo niente per tutelare le famiglie e le imprese, sul piano internazionale invece si sta inchinando al potente di turno. Siamo alla farsa: dopo il bacio in testa da Biden, la corsa verso Trump, ieri è andata nella tenda di Bin Salman. Nulla da dire con i contratti per le imprese, ma era proprio necessario che andasse lì a celebrarlo? Il presidente Conte nel 2018 lo incontrò dicendogli che se non avesse assicurato alla giustizia i mandanti dell’uccisione di Kashoggi i rapporti non potevano normalizzarsi. Ecco la differenza tra chi ha la schiena dritta e chi no. Meloni dovrebbe ricordarsi che rappresenta l’Italia, o sta preparando il terreno per fare conferenze all’estero come Renzi?”.

Allo stesso modo Putin a suo tempo era un altro grande statista ora è un criminale.
“Mi chiedo se le sia rimasto un briciolo di dignità. Le sue giravolte non si contano più, sta diventando una barzelletta che però non fa ridere. Il nostro Paese sta perdendo credibilità anche sul piano internazionale, e questo è molto grave”.

Sempre dall’opposizione la premier chiedeva le dimissioni per qualsiasi cosa per tutti. Ora continua a temporeggiare sul caso di Daniela Santanchè.
“Ricordo ancora di quando Meloni chiedeva le dimissioni di Josefa Idem, diceva che la politica deve dare l’esempio. Ora invece continua a restare zitta. Un silenzio che fa male non solo alle istituzioni ma a tutto il Paese e ai cittadini che stanno assistendo a un teatrino indecoroso. Sono stati tanti i casi imbarazzanti che hanno riguardato esponenti di governo, da Sgarbi a Sangiuliano, Delmastro, Lollobrigida, e ora Santanchè. Anziché pensare al caro bollette, l’aumento della povertà, le imprese in crisi, la maggioranza è più impegnata a come difendersi dagli scandali invece di lavorare per gli italiani. Cos’altro deve accadere? Santanchè deve andarsene, oggi chiederemo ancora una volta la calendarizzazione della mozione di sfiducia”.

A proposito di Santanchè, la ministra si ostina a voler andare avanti e a non voler dimettersi.
“È vergognoso l’atteggiamento di una ministra che dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio e l’accusa di truffa a danni dello Stato, continua a restare incollata a un ruolo da cui non può più rappresentare il nostro Paese con disciplina e onore. È lo specchio di un governo che guarda l’Italia da un piedistallo e se ne frega delle istituzioni e dei cittadini. Lo stanno dimostrando a ogni occasione, hanno avuto addirittura il coraggio di aumentare gli stipendi dei ministri e sottosegretari non parlamentari mentre gli italiani non arrivano a fine mese. Una vergogna”.

Il generale libico Najeem Osema Almasri è stato liberato per inerzia del ministro della Giustizia”, ha detto l’Anm, replicando a quanto detto dalla Meloni.
“Meloni ha mentito, e purtroppo non è la prima volta. Dopo giorni di silenzio ha provato a trovare l’ennesima scusa per fuggire dalle proprie responsabilità, gridando ancora una volta al complotto. Ridicolo. La verità è che il colpevole, oltre la premier, è anche il ministro Nordio. Sono ridicoli oltre che incapaci. Meloni venga in Aula e spieghi perché il governo ha permesso di far tornare in Libia Almasri, che è un criminale di guerra, e dica quanto è costato ai cittadini quel volo di Stato”.

Con l’impennata di sbarchi registrata nel fine settimana hanno raggiunto quota 3.074 gli arrivi di migranti in Italia nel 2025, con un aumento del 136% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il governo ne ha mandati 49 in Albania.
“Avevano promesso il blocco navale e invece hanno buttato via un miliardo di euro, soldi degli italiani, per i centri in Albania che non risolvono il problema. Con Meloni al governo abbiamo avuto il record di sbarchi nel 2023 e il nuovo anno è iniziato con il +135% di arrivi rispetto a gennaio 2024. È la sintesi di un fallimento di un centrodestra che per anni ha fatto propaganda su ricette semplici per gestire il fenomeno migratorio ma una volta al governo si è dimostrato incapace. Una beffa a spese degli italiani. Visto che Meloni prova sempre a cercare il colpevole, le do un consiglio: si guardi allo specchio”.