La new entry assoluta è Maurizio Martina, il ministro delle Politiche agricole investito della carica di vicesegretario del Pd. Ma ci sono ritorni, come quello di Matteo Richetti e di Simona Bonafè, oltre alle conferme scontate, tipo Lorenzo Guerini, Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Michele Anzaldi.
La netta vittoria alla primarie di Matteo Renzi mette insomma sul tavolo subito una questione: la squadra da costruire per comandare il partito e, chissà, il Governo nella prossima legislatura. Di sicuro il voto congressuale ha permesso all’ex presidente del Consiglio di ripensare agli uomini da mettere al suo fianco per rilanciare un partito in crisi, nonostante i due milioni di elettori che hanno partecipato alle primarie.
Durante il discorso di celebrazione del trionfo, Renzi è stato circondato da tutti i dirigenti e parlamentari che si sono spesi in campagna elettorale e che, verosimilmente, avranno un ruolo di primo piano. A Largo del Nazareno si è rifatta viva anche Alessandra Moretti, reduce da una delle sue gaffe, nel caso specifico sulla gestione amministrativa di Roma. Le immagini hanno immortalato anche il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, e la deputata Alessia Rotta, a lungo responsabile della Comunicazione del Pd. A rappresentare la componente del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, c’era il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato. Assente giustificato era Ernesto Carbone, inviato a Napoli per vigilare sulla correttezza del voto ai gazebo ritenuti a rischio brogli. Ma per lui non ci sono dubbi: la lealtà al leder sarà ripagata.