Con i 31 migranti ancora a bordo, fatti sbarcare ieri a Lampedusa “per motivi sanitari” si chiude l’ultima odissea della Mare Jonio, la nave della Mediterranea Saving Humans (ora sotto sequestro nel porto di Lampedusa) al centro dell’ultima polemica che ha lambito le nostre coste. Ennesima passerella per le ong e per l’ormai quasi ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che non ha certo perso occasione per alimentare la sua personale polemica. Le une e l’altro sulla pelle dei migranti.
TUTTI A TERRA. Dopo il trasbordo dalla nave della ong all’imbarcazione della Guardia costiera, i naufraghi hanno messo piede sulla terraferma e sono stati accolti nell’hotspot dell’isola siciliana. “La loro odissea è finita e all’orizzonte si intravede un po’ di umanità – commentano da Mediterranea –. Benvenuti in Europa”. Il via libera allo sbarco è arrivato dopo l’ispezione a bordo effettuata da un team di medici inviati dal ministero dalla quale è emersa una situazione sanitaria che non permetteva più la loro permanenza sull’imbarcazione.
“Nonostante le loro condizioni precarie di salute, hanno iniziato a gioire – racconta Alessandra Sciurba di Mediterranea all’Adnkronos –. E molti di loro ci hanno abbracciati e ci hanno detto che ci porteranno per sempre con loro. Ci hanno detto tra le lacrime ‘Grazie per averci salvato’. Sono momenti pieni di emozione”. Ma le immagini della più che giustificata esultanza dei migranti non è passata inosservata al Viminale. Dove la risposta via Facebook del ministro dell’Interno uscente non si è fatta attendere: “Ma che bello il ‘clima’ del Governo a guida Pd. Sbarcati gli immigrati della nave dei centri sociali per ‘emergenza sanitaria’. Ma pensano che gli italiani siano scemi?”.
Domenica scorsa, le persone a bordo dell’imbarcazione avevano iniziato lo sciopero della fame e tre di loro erano stati evacuati. Si era trattato del secondo trasbordo dopo quello dei minori, avvenuto nei giorni precedenti. La decisione sui migranti soccorsi dalla Mare Jonio è arrivata nello stesso giorno in cui si è sbloccata anche la situazione della Eleonore, con 104 persone a bordo, respinta da Malta e che, dopo aver dichiarato lo stato d’emergenza, in mattinata ha deciso di forzare il blocco puntando la prua verso il porto di Pozzallo. La nave è stata quindi sequestrata dalla Guardia di finanza, che ha consentito a tutti i migranti a bordo di mettere piede a terra.
La Procura di Ragusa, guidata da Fabio D’Anna, aprirà nelle prossime ore un’indagine. Il reato contestato, al momento contro ignoti, è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I magistrati stanno aspettando l’informativa della Squadra mobile. Sempre a Pozzallo, ma in un’area diversa rispetto a quella della Eleonore, è iniziato anche lo sbarco dei 29 migranti recuperati dalla nave Cassiopea della Marina Militare. Mentre per i naufraghi recuperati dalla ong Lifeline le istituzioni europee hanno già avviato le attività di coordinamento tra alcuni Paesi membri disposti ad accogliere le persone a bordo, sulla Mare Jonio, per il momento, la Commissione europea “non è stata attivamente coinvolta” nel coordinamento per i ricollocamenti dei migranti a bordo, dopo il loro sbarco, come ha fatto sapere la portavoce a Bruxelles, Natasha Bertaud.