Da Hamas una sterminata serie di crimini di guerra durante gli attacchi del 7 ottobre scorso in Israele, Human Right Watch inchioda i miliziani

Da Hamas una sterminata serie di crimini di guerra durante gli attacchi del 7 ottobre in Israele, Human Right Watch inchioda i miliziani

Da Hamas una sterminata serie di crimini di guerra durante gli attacchi del 7 ottobre scorso in Israele, Human Right Watch inchioda i miliziani

Nel corso degli attacchi del 7 ottobre scorso in Israele i gruppi armati palestinesi, a partire da Hamas, si sono macchiati di “centinaia” di crimini di guerra: è quanto si legge nel rapporto pubblicato oggi da Human Rights Watch. “È impossibile per noi quantificare i casi con precisione”, ha spiegato Belkis Wille, direttore associato dell’organizzazione per i diritti umani in una conferenza stampa, aggiungendo che “ovviamente quel giorno se ne sono verificati centinaia”.

Questi crimini “comprendono attacchi deliberati e indiscriminati contro civili e beni civili, omicidi intenzionali di detenuti, trattamenti crudeli e inumani, violenza sessuale e di genere, mutilazione e furto di resti umani, utilizzo di scudi umani nonché atti di saccheggio”, si legge nel rapporto. Il documento si concentra sulle violazioni del diritto internazionale umanitario, basato in gran parte sulle Convenzioni di Ginevra. Human Rights Watch ha inoltre accertato anche “crimini contro l’umanità” quali “l’uccisione pianificata di civili e la presa di ostaggi”, afferma il rapporto.

Da Hamas una sterminata serie di crimini di guerra durante gli attacchi del 7 ottobre scorso in Israele, Human Right Watch inchioda i miliziani

Sebbene Hamas sia considerato come organizzatore e principale esecutore dell’attacco, il rapporto cita diversi altri gruppi armati, tra cui la Jihad islamica: “La realtà è che le violenze peggiori chiaramente non sono state commesse da civili di Gaza: si tratta di un’ipotesi avanzata da Hamas per prendere le distanze dagli eventi, e da Israele per giustificare le sue operazioni di ritorsione”, ha proseguito Wille sottolineando invece “la natura incredibilmente pianificata e coordinata” dell’attacco alle città, ai kibbutz e alle basi militari nel territorio israeliano che circonda Gaza.

Secondo i dati forniti da HRW nell’attacco sono stati uccisi oltre 815 civili (1.195 stando ai dati ufficiali israeliani). Delle 251 persone rapite il 7 ottobre, 116 risultano ancora detenute nella Striscia di Gaza; l’esercito israeliano tuttavia ha dichiarato deceduti 42 ostaggi.