Si prospetta un giorno di lunghi chiarimenti sulla linea direttrice Viale Mazzini e commissione Vigilanza Rai, specie dopo le aspre polemiche su Che tempo che fa di Fabio Fazio. Il perché la trasmissione sia stata interrotta con tre puntate di anticipo, ora dovranno spiegarlo la direttrice di Rai1, Teresa De Santis, e il numero uno della direzione palinsesti Marcello Ciannamea. A loro due, infatti, l’ad di viale Mazzini, Fabrizio Salini, ha chiesto una relazione “urgente” sui motivi della scelta, presa dalla rete senza passare per i piani alti. Voci di corridoio raccontano di un Ad piuttosto seccato, per usare un eufemismo, di fronte all’annuncio del conduttore, in diretta Tv domenica sera, della sospensione del programma.
Soprattutto perché è l’ennesima occasione in cui la politica – e la campagna elettorale, con le polemiche che ne conseguono – fa irruzione in Rai. Del resto Fazio è da mesi nel mirino del Carroccio, e di Matteo Salvini in particolare, che non manca occasione di nominarlo attaccandolo sui guadagni percepiti per l’attività in Tv. Lo stop al programma, che Rai1 ha motivato con “normali forme di cambiamento anche radicale dei palinsesti, dovuto ai periodi elettorali”, ha fatto irritare Nicola Zingaretti, il quale ha parlato di vera e propria censura, mentre Salvini, come suo solito, ha continuato nel solco della provocazione: “Io Fazio lo vorrei in onda anche a Natale e a Capodanno. Più fa campagna elettorale per la sinistra con il Rolex al polso più gli italiani votano Lega”.
Chi si chiama fuori è l’altro vicepremier, Luigi Di Maio: “Questa polemica sulla Rai non è la risposta che i cittadini chiedono. Preferisco parlare dei problemi del Paese. A Salvini e Zingaretti dico: pensate al Paese non ai programmi in tv, non ai talk – è l’appello – Il M5S sta ancora aspettando una risposta sul salario minimo e, sul taglio dei maxi stipendi anche dei parlamentari”. Il caso Fazio ha talmente monopolizzato l’attenzione di Salini che, a quanto si apprende, dovrebbero slittare pure le nomine dei vicedirettori di rete. Ma non è l’unico tema caldo che ci sarà in discussione oggi.
Mentre a Viale Mazzini si discuterà del caso Fazio, a riunirsi (questa sera) sarà anche l’Ufficio di presidenza della commissione Vigilanza Rai, presieduto dal forzista Alberto Barachini. Sul tavolo il doppio incarico di Marcello Foa quale presidente Rai e della società controllata Rai Com: riunione calda, specie dopo la risoluzione Pd che anche il Movimento 5 stelle potrebbe votare, alla luce anche – come raccontato da La Notizia – delle denunce sul punto di Primo Di Nicola. E, a proposito di Di Nicola, altro tema sarà quello – denunciato sempre dal senatore M5S – delle dichiarazioni di Giampaolo Rossi, membro del Cda di Viale Mazzini, secondo cui l’antifascismo è solo “caricatura paradossale”. Un’uscita che, come detto, ha provocato la dura reazione di Di Nicola, secondo il quale quello di Rossi è “cosa inaccettabile” perché è “un tentativo di fermare il senso della storia di un intero Paese”.