Varie denunce ed esposti presentati in tutt’Italia che hanno portato i pm di Roma ad emettere avvisi di garanzia nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di vari ministri (leggi l’articolo). I reati contestati? Epidemia, delitti colposi contro la salute, omicidio colposo, abuso d’ufficio, attentato contro la Costituzione, attentato contro i diritti politici del cittadino. Al di là del fatto che la procura ha già chiesto l’archiviazione, resta tuttavia la domanda: da chi sono stati presentati questi esposti? Certamente, a quanto pare, dal Codacons e dall’avvocato Carlo Taormina. Ma c’è un’altra curiosa fetta tra gli esposti presentati: quella dei membri dell’organizzazione Coemm&Clemm. E se ancora non sono stati attenzionati dagli inquirenti, lo saranno a breve, magari chissà con esito diverso.
La sigla sta per “Comitato Organizzatore Etico Mondo Migliore”, che sarebbe il vertice nazionale, e per “Circoli Locali Etici Mondo Migliore”, che rappresentano le varie dislocazioni sul territorio. A capo di quest’organizzazione – che ha anche un partito spalla, il Partito Valore Umano – c’è tal Maurizio Sarlo. È stato proprio lui, insieme ad una cerchia di altri rappresentanti, a lanciare a fine luglio un progetto: l’esposto epocale. “Da oggi si parte per liberarci dagli equivoci, dai ladroni, dai perfidi e contribuire alla vittoria finale: quella del Nuovo Umanesimo”, così Sarlo presentava su Facebook la sua ambiziosa operazione.
TUTTI CONTRO IL GOVERNO. Ebbene, la strategia ha dato i suoi frutti se si considera la mole di denunce presentate (anche se i clemmini ci tengono a precisare che si tratti di esposto e non di denuncia): oltre 3mila. E c’è da credergli considerando le tante foto pubblicate sui social di persone con la notifica dell’esposto. E a questo punto la domanda: cosa c’è scritto? La Notizia è in grado di rispondere, avendo visionato le 60 pagine che compongono il famigerato “esposto epocale”. Parliamo di una lunga disamina in cui si alternano parole scritte in corsivo ad altre in grassetto per accentuare i toni che qualcuno – non noi, ci mancherebbe – definirebbe “complottistici” e in cui si prosegue anche per via cronologica.
Nella lunga ricostruzione sono tanti i personaggi pubblici citati: Giuseppe Conte e Roberto Speranza, certo, ma anche medici come Roberto Burioni. Fino ad arrivare alle fatidiche conclusioni. Sarlo e compagnia chiedono “di aprire un fronte di indagine giudiziaria finalizzato a ricercare” non solo – e legittimamente – “le cause che hanno scatenato questo Virus”, da dov’è partito, come si è diffuso, quale sia la sua origine, perché non sarebbero state effettuate le autopsie. C’è molto di più. I punti di indagine sono 27. Spunta, ad esempio, anche l’ombra “di conflitto di interesse tra membri dell’Oms rispetto ad altri soggetti collegati che influendo sulle decisioni dell’Oms possono o meno decidere le sorti di Gruppi di interesse economico direttamente collegati con lo scopo dell’Oms stessa”.
Senza dimenticare, infine, eventuali “correlazioni, anche lobbistiche, tra produttori di vaccini Oms e Governi”. Alcuni ex clemmini, contattati dal nostro giornale, riferiscono che l’associazione nell’esposto vorrebbe far luce anche “sulla circostanza riguardante il fatto che il nostro capo del governo, Prof. Avvocato Giuseppe Conte possa far parte, insieme ad altri leader mondiali, della loggia massonica degli Illuminati”. Infine, sempre secondo gli ex, sarebbe stato tirato in ballo anche Bill Gates, dopo la notizia di un presunto finanziamento da parte dell’Italia. Ora non manca davvero più nessuno.
Quell’interrogazione che già faceva luce su Sarlo
Maurizio Sarlo, chi era costui? Per alcuni stiamo parlando di un Carneade qualsiasi, per altri no. Era il 5 giugno 2019 quando il combattivo senatore pentastellato Elio Lannutti, insieme ad altri colleghi, presenta una curiosa interrogazione rivolta al ministro dell’Interno e a quello dell’Economia. L’oggetto? Proprio l’organizzazione diretta da Maurizio Sarlo. “Per attirare le donazioni, applicando un meccanismo di marketing piramidale denominato ‘schema Ponzi’, che ha sempre avuto lo scopo principale di truffare chi vi resta intrappolato – si legge nell’atto – l’organizzazione promette ai soci almeno 1.500 euro al mese, ‘una somma necessaria per la dignità umana’, in cambio della donazione di almeno un euro a testa al mese, che finiscono direttamente ad un circolo di 10 persone chiamato ‘salotto’. Ogni salotto è guidato da un ‘capitano’, mentre i 1.500 euro promessi in cambio vengono chiamati ‘quid’”.
Non solo. Lannutti, infatti, elenca anche una serie di curiosi personaggi che graviterebbero intorno a Sarlo, alcuni dei quali in qualche modo legati alla criminalità. Nulla di accertato, forse. Ma resta, l’interrogazione, un atto ufficiale. Senza dimenticare un altro dettaglio: “Non risulta, inoltre, che sia stato versato ad alcuno il famoso quid”, scrive Lannutti. Che a questo punto formula quesiti piuttosto chiari: si chiede di sapere “se il Governo sia a conoscenza dell’operazione Coemm a danno di migliaia di donatori, molti dei quali lamentano di essere stati raggirati e quali iniziative intenda attuare per evitare che l’ennesima truffa possa continuare”.