Il nuovo taglio del cuneo fiscale si sta già trasformando in un completo flop. Il nuovo meccanismo, introdotto dal governo con la manovra, si tradurrà in una vera e propria beffa per la maggior parte dei lavoratori dipendenti che finora lo percepivano in busta paga.
A rimetterci più di chiunque altro, però, saranno i lavoratori che hanno un reddito basso e, in particolare, coloro i quali hanno un reddito annuale tra gli 8.500 e i 9.000 euro lordi: per loro la perdita sarà di ben 1.200 euro netti in un anno. Praticamente, per questi stipendi, due mensilità in meno.
Busta paga, perché i redditi bassi perderanno 1.200 euro netti
La denuncia arriva dalla Cgil, che spiega come i redditi tra 8.500 e 9.000 euro perderanno quello che è conosciuto come ex bonus Renzi a causa della trasformazione del taglio del cuneo da contributivo a fiscale. Con il nuovo meccanismo questi lavoratori perderanno praticamente due mesi di stipendio.
A confermarlo è anche uno studio Caf Acli, tanto da parlare di “Robin Hood al contrario” in riferimento alle misure introdotte dal governo. Difatti dall’ultima legge di Bilancio emerge un quadro per cui avranno benefici in busta paga solamente i lavoratori con redditi superiori ai 35mila euro, in alcuni casi con mille euro netti in più. Tutti gli altri, che guadagnano meno, invece andranno a vedersi ridurre la busta paga.
Il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, spiega che “la fiscalizzazione del cuneo contributivo, per il meccanismo che è stato scelto, ridurrà il netto in busta paga alla stragrande maggioranza dei lavoratori”. E sottolinea che “parliamo di quasi due mesi di salario in meno per lavoratori e, soprattutto, lavoratrici, poveri, che già vivono in una condizione di precarietà che il Governo non solo non vede, ma contribuisce ad aggravare”. Non solo, perché a essere penalizzati “saranno molti con un reddito fino ai 35mila euro, alcune fasce arrivano a perdere anche 100 euro all’anno”.
Lo studio: quanto ci si rimette con il nuovo taglio del cuneo fiscale
Lo studio della Cgil analizza l’impatto del nuovo sistema del cuneo fiscale per i redditi da 8mila a 60mila euro. Come detto, l’impatto maggiore si avrà per chi ha redditi intorno agli 8.500 euro. Questo perché nel 2024 il taglio del cuneo fiscale prevedeva uno sgravio contributivo che portava 549 euro in più di imponibile fiscale per i dipendenti.
Il nuovo bonus, invece, è esentasse e fa scendere con questo reddito l’imponibile fiscale a 7.719 euro. Quindi l’imposta lorda vale meno della detrazione. Il risultato è che il lavoratore diventa incapiente e quindi non percepisce più l’ex bonus Renzi, che nel frattempo era diventato un trattamento integrativo da 1.200 euro.
Quanto ci si rimette in busta paga? Fino a 8.700 euro si perdono 1.200 euro netti, praticamente due mensilità per questi redditi. Per chi guadagna 8.800 euro, invece, la perdita si riduce leggermente a 1.188 euro; poi si scende ulteriormente a 1.165 euro con 8.900 di reddito e a 1.142 a 9mila euro.