Per sostituire il neo ministro alla Cultura Alessandro Giuli che ha sostituito il dimissionario ex ministro Gennaro Sangiuliano il Maxxi di Roma, una della massimi istituzioni culturali della Capitale, è automaticamente scattata la consigliera più anziana. Solo che Raffaella Docimo, 65 anni, dal 2023 membro del Consiglio di amministrazione su indicazione proprio di Sangiuliano è professoressa ordinaria di Odontoiatria pediatrica a Tor Vergata che scrive nel suo curriculum di essere specializzata in “igiene dentale, prevenzione odontoiatrica sul territorio, problematiche odontoiatriche clinico-terapeutiche in età evolutiva” mentre l’istituzione che presiede si occupa di architettura, il design e fotografia.
Raffaella Docimo tra le altre cose è molto amica di Sangiuliano (sarebbe stata lei a presentare il ministro a Maria Rosa Boccia), si dice sia amica della sorella d’Italia Arianna Meloni ed era candidata per Fratelli d’Italia alle scorse elezioni europee. Così a Palazzo Chigi hanno pensato che in effetti è troppo perfino per il governo più familistico d’Italia e così a breve verrà rimpiazzata dalla giornalista Emanuela Bruni.
Tutto a posto, sembrerebbe, se non fosse per un paio di considerazioni inevitabili. L’odontoiatra stona comunque anche nel consiglio di amministrazione, a pensarci bene. In più appare evidente che la classe dirigente che secondo Meloni dovrebbe imporre una nuova egemonia culturale ha un serio problema nelle prime linee ma ancor di più nelle seconde.