Un ruolo importante, quello del Csm, essendo l’organo di autogoverno della magistratura, presieduto direttamente dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E forse sarà anche per questo che le spese che annualmente deve affrontare non sono poi così secondarie. E, anzi, crescono di anno in anno. E così scopriamo che se le previsioni definitive per il 2017 parlavano di uscite per 35 milioni, per il 2018 si stimano spese per ben 46 milioni di euro. La cifra è scritta nera su bianco nel bilancio preventivo 2018 appena pubblicato dal Csm. Una lunga trafila di voci da cui emerge, ad esempio, che nel 2018 si prevede di sborsare circa 7,6 milioni di euro solo per “spese per compensi e altri assegni ai componenti Csm”. Un bel salto considerando che nel 2017 tale capitolo ci è costato 6,4 milioni e, soprattutto, tenendo conto che i membri del Csm sono solo 27 (tenendo conto anche del presidente della Repubblica, del primo presidente di Cassazione e del procuratore generale della Cassazione).
Ma ovviamente il nostro viaggio non finisce qui. Ci sono, poi, il personale dipendente, per il quale il Csm conta di spendere ulteriori 23,7 milioni. Non poteva mancare, infine, l’acquisto di beni e servizi. Si va dalla “spesa per la fornitura di capi di abbigliamento al personale autista ed ausiliario” (20mila euro) fino a quelle per “attività, seminari, convegni e conferenze” (810mila euro), passando per le canoniche spese per facchinaggio e “acquisto di materiale per servizi igienici” (400mila euro) e quelle per l’acquisto di mobili a arredi (100mila euro).
Tw: @CarmineGazzanni