La tentata marcia su Mosca della Wagner, con ritirata, che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo non è finita nel nulla: “È il sismografo di una guerra interna, di lotte intestine, di un establishment in ebollizione che si ritaglia spazi di potere anche personale”. Ad affermarlo, in una intervista al Corriere, è il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Per il ministro dell Difesa Crosetto “sta andando avanti uno scontro tra milizie private e le forze armate pubbliche”
“Sta andando avanti uno scontro tra milizie private – aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, cresciute nel tempo, e le forze armate pubbliche. È difficile per tutti prevederne gli esiti e capirne le logiche profonde, ma una cosa è certa: gli eventi hanno messo in luce una debolezza cronica della Russia”.
“A noi – ha detto ancora Crosetto parlando della crisi in Ucraina – deve interessare quali saranno le conseguenze su di noi e sull’Ucraina. Chiaro che la mediazione è dello stesso Putin, attraverso Lukashenko, ma anche se la sua immagine è scalfita mi chiedo: una bestia ferita è più mansueta o più pericolosa perché pronta a reazioni scomposte?”.
“Serve anche il massimo sforzo da parte di tutti per una soluzione diplomatica”
“Perché la guerra – conclude il ministro della Difesa -, anche nelle ultime difficili ore, non si è mai fermata. Quindi, ancor più oggi di ieri, all’Ucraina serve il nostro aiuto, ma serve anche il massimo sforzo da parte di tutti per una soluzione diplomatica”.