Astensionismo record alle elezioni regionali. In Lombardia e Lazio, secondo i dati ufficiali del Viminale, crolla al 39,81% (70,82 nel 2018) l’affluenza al voto. Nel Lazio si sono recati ai seggi il 37,2% degli aventi diritto, nel 2018 erano stati il 66,5%. In Lombardia, non va meglio: il 41,6% oggi, era al 73,81 nel 2018.
Crolla l’affluenza a Roma nelle elezioni regionali del Lazio attestandosi al 33,11%, contro il 63,11% delle precedenti regionali del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime elezioni comunali di Roma dell’ottobre 2021 quando al primo turno andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68% degli aventi diritto.
In Lombardia e nel Lazio l’affluenza più bassa di sempre alle elezioni regionali
In Lombardia si è registrata l’affluenza più bassa di sempre alle regionali, con il 41,6%. Fino ad ora il record negativo apparteneva al 2010 quando votò il 64,6% dei lombardi e il candidato del centrodestra, Roberto Formigoni, vinse su quello del centrosinistra, Filippo Penati. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo.
L’ultima volta, nel 2018, si votò invece in una sola giornata, il 4 marzo, e l’affluenza arrivò al 73,1% ma le elezioni regionali erano ‘trainate’ dalle politiche (che si erano svolte lo stesso giorno). In quell’occasione Attilio Fontana, candidato del centrodestra, fu eletto governatore con il 49,6% dei consensi battendo Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, e Dario Violi del M5S.