L’annuncio dei dazi ha affossato i mercati. Francesco Casarella, fondatore di Colazione a Wall Street, per i piccoli investitori c’è da preoccuparsi o bisogna evitare di farsi prendere dal panico?
“La cosa importante da ricordare è che la vera differenza in questi momenti difficili è il lavoro fatto prima, se è stata fatta una preparazione e una pianificazione adeguata, i momenti difficili sono anche occasioni di miglioramento delle performance. Se uno ha pianificato bene la propria strategia iniziale, ha un piano di lungo termine, conosce le caratteristiche di quello che ha comprato, se si è fatto bene il lavoro prima, si vive molto meglio. Se invece si è entrati sul mercato con la logica della schedina la si vive male”.
Cosa conviene fare, ora, per un singolo investitore? C’è qualche mossa da far subito o questo è il momento di attendere?
“Deve innanzitutto verificare se la sua allocazione è corretta e in linea con i suoi obiettivi, intesi come percentuale di azioni, obbligazioni, liquidità. Fare un punto della situazione e capire se è ancora allineata alla situazione iniziale. Spesso è preferibile avvalersi anche di professionisti del settore, che devono essere onesti e competenti, e fare un po’ un check-point per capire se il momento attuale rappresenta una situazione difficile da gestire e c’è anche un grande lavoro del professionista dal punto di vista comportamentale, per gestire la parte emotiva, Nella parte tecnica, se si è allineati agli obiettivi di vita, bisogna chiudersi gli occhi, tapparsi il naso e sapere che tra 3 a 4 anni le cose saranno tornate alla normalità, soprattutto serve ignorare l’emotività esterna, l’effetto gregge”.
Ci sono alcuni casi in cui è il momento di vendere subito?
“Paradossalmente, con i mercati che hanno perso un po’ dappertutto tra il 15% e il 20% le cose da fare sono più in acquisto che in vendita, perché quando un bene ha un valore di 100 ti piaceva, a 80 dovrebbe piacerti ancora di più. Bisognerebbe fare il contrario, non vendere ma comprare con una strategia, un’analisi di titoli che possono tornare a crescere e rendersi conto che quello che sta succedendo oggi è un riprezzamento del mercato, il mercato si sta adeguando al nuovo scenario che è quello di una situazione con i dazi, i Paesi sono chiusi a livelli commerciali con le proprie barriere”.
Crede che questa situazione di incertezza e nervosismo dei mercati possa durare ancora a lungo?
“L’investitore deve prepararsi per uno scenario molto serio e poi se non si verifica è molto meglio. Possiamo ipotizzare un mercato che dai massimi possa perdere anche il 27%-30%-35%. Ma preparandosi per il 99% degli scenari possibili, anche i peggiori, si è pronti. Poi se il calo finisce prima o è minore, tanto meglio. Ma io, nel frattempo, devo anche avere una strategia che mi prepara a quello che si verifica. Non è più rincorrere il mercato, ma è un prepararsi e agire di conseguenza”.
Ci si può preparare anche da soli o è sempre bene rivolgersi a un professionista?
“Se uno ha la volontà e il tempo di studiare e leggersi dei libri, guardarsi l’informazione, oggi se uno vuole gestire in autonomia dei risparmi lo può fare con un po’ di impegno. Se invece non si ha tempo e non si ha voglia, sicuramente anche delegare la gestione dei risparmi ai professionisti è importante. Ma ci sono delle caratteristiche da considerare: deve avere una certificazione come un’iscrizione all’albo, poi sarebbe giusto che lo stesso professionista operi personalmente sul mercato, quindi abbia esperienza pratica e non teorica, poi è importante che non ci sia conflitto d’interesse e che non vengano proposti prodotti come mera vendita di prodotto della casa, ma si abbia una vera consulenza”.
In caso di contri-dazi Ue è possibile un nuovo crollo o i mercati hanno già assorbito questo scenario?
“Vista l’entità del calo e considerato che i mercati anticipano sempre le misure annunciate, di base dovrebbero già essere considerati nel calo. Quello che potrebbe succedere è che qualora emergessero delle novità, in meglio o in peggio, a quel punto si adegueranno”.
Insomma, il messaggio finale è: niente panico?
“Il messaggio è ricordarsi che il mercato non è controllabile, così come gli eventi di tutti i giorni, Noi dobbiamo restare tranquilli e dobbiamo considerare: la pianificazione, la capacità di risparmio, l’orizzonte temporale (se io investo nell’azionario dovrei considerare almeno dai 7-8 anni in su), bisogna essere preparati a possibili altre sorprese in termini di cali. Ma bisogna ricordarsi che la storia ha già dimostrato che sono successe cose molto peggiori come guerre mondiali, pandemia, crisi finanziaria globale. E bisogna ricordarsi anche che in queste situazioni agire correttamente aiuta a ottenere qualcosa da ciò che i mercati offrono”.