Non bastano i salari reali in netto calo rispetto al pre-Covid, con uno dei dati peggiori tra tutti i Paesi Ocse. In italia si registra anche una delle maggiori contrazione di ricchezza nell’Europa occidentale. Siamo penultimi in questa speciale classifica stilata dal Global wealth report di Ubs con un calo della ricchezza media per adulto nel 2023 del 4%.
Il livello peggiore è quello della Svizzera (-6%), seguita proprio dall’Italia, mentre a livello globale la flessione più forte si è registrata a Cipro (più del 30% in meno), seguita da Paesi come Messico e Kazakistan. Economie ben diverse, e teoricamente meno solide, di quella italiana.
Crolla la ricchezza in Italia e aumentano le disuguaglianze
Al contrario viene definita “stupefacente” la crescita della ricchezza in Turchia, superiore al 157% , con invece aumenti elevati ma nettamente inferiori in Paesi come Qatar e Russia (vicini al +20%). Passando a Paesi più simili e più confrontabili con il nostro, negli Stati Uniti la ricchezza media per adulto è cresciuta di quasi il 2,5% tra il 2022 e il 2023, mentre in Regno Unito ci si avvicina al +10% o in Danimarca al 6%.
Ma non è questo l’unico dato molto negativo per l’Italia, perché la decrescita della ricchezza va di pari passo con un aumento delle diseguaglianze. Come a dire che non sono i più ricchi a pagare il prezzo più alto, ma proprio chi è più in difficoltà. L’uguaglianza viene misurata in questo report con l’aiuto del coefficiente di Gini e ciò che emerge è che dal 2008 la disuguaglianza è leggermente diminuita nel Nord America, mentre è aumentata in America Latina, in gran parte dell’Europa orientale e dell’Asia, con le eccezioni di Corea del Sud e Hong Kong.
In Europa i dati sono eterogenei e la diseguaglianza è aumentata di circa il 20% in Spegna e Finlandia e di poco meno del 15% in Italia. Al contrario è diminuita di circa il 5% in Paesi come Austria e Germania e di poco più del 4,5% in Svizzera.
I milionari
L’analisi prende in considerazione anche il numero di milionari nei vari Paesi e la cifra maggiore al mondo si registra negli Stati Uniti, con quasi 22 milioni di persone. Al secondo posto c’è la Cina continentale, a quota sei milioni, quasi il doppio del Regno Unito terzo. Nessun altro mercato può contare su più di tre milioni di milionari, con Giappone, Germania e Francia subito sotto questo livello. In percentuale, invece, gli Stati Uniti ospitano il 38% dei milionari globali, l’Europa occidentale il 28% e la Cina continentale il 10%.
Tra i dati da sottolineare ci sono gli 1,2 milioni di milionari (in dollari) dei Paesi Bassi, che contano solamente su poco più di 17 milioni di abitanti. Cifre simile a quelle totali di Paesi molto più grandi e popolosi come Italia e Spagna. In Italia, in particolare, nel 2023 i milionari sono stati 1.338.142, una cifra destinata a salire del 9% nel 2028, raggiungendo una quota superiore agli 1,46 milioni.
Tra i multi-miliardari mondiali ce ne sono 14 che insieme detengono quasi 2mila miliardi di dollari. In generale, dal report emerge che il mondo diventa “progressivamente più ricco in tutti i segmenti della ricchezza”, con una “crescita costante in tutto il mondo” e “con pochissime eccezioni”. Tra cui, però, c’è anche quella italiana.