Cristina Giuliano è una giornalista italiana che per anni è stata inviata a Mosca. Ha avuto diverse esperienze all’estero con molte collaborazioni per diverse testate.
Cristina Giuliano: biografia della giornalista
Giuliano Cristina è un giornalista iscritto all’albo dell’ordine dei giornalisti Lombardia nella categoria Professionista dal 13 febbraio 2002 nato/a il 21 novembre 1973. Nella sua carriera giornalistica, ha avuto esperienza come inviata nell’Est Europa e in particolare a Mosca per circa dieci anni.
Su Linkedin, la giornalista si descrive così: “ Sono stato il primo giornalista italiano a fare una domanda a Vladimir Putin durante la crisi di Crimea nell’aprile 2014. Sempre nel 2015 due domande sulla situazione dei cristiani mediorientali. La mia scrittura equilibrata riflette il mio vero interesse e la profonda comprensione della vita, della cultura e della politica della Russia. Fluente in russo, ho anche scritto per il settimanale italiano Panorama. Ho intervistato Sergey Lavrov per la copertina di Panorama, Anna Chapman, Valery Gergiev, Jack Valenti, Goran Bregovic, Predrag Matvejevic, Roy Medvedev e molti altri. Pietro Parolin è un altro che ho profilato per Askanews: la notizia è stata ripresa da Rai Tv (Tg2) e altri media. I viaggi più belli per motivi di lavoro sono stati in Siria a dicembre 2015 e marzo 2016. Ma l’ultimo nell’estremo oriente russo, dopo Big manoeuvres, non è stato male. Mi sono esibita in diversi programmi radiofonici e televisivi in Russia (Pervij Kanal, Rossia24, Ntv, TvRain, Ekho Moskvy, eccetera) e scritto per The Moscow Times. Nel 2004 sono entrato a far parte dell’agenzia di stampa Apcom, allora partner dell’Associated Press, ora si chiama Askanews. Nel 2007 è diventato il più giovane corrispondente italiano da Mosca quando l’agenzia ha aperto il suo sportello russo a Mosca. Ho seguito anche politici italiani in visita in Federazione Russa, Kazakistan, Bielorussia. Da Romano Prodi ad oggi”.
La giornalista sul conflitto Russia-Ucraina
Ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro e andata in onda lunedì 7 marzo 2022, Giuliano ha parlato di un aspetto della guerra in Ucraina: “C’è una componente che unisce il popolo russo e il popolo ucraino, che è la Fede, mortificata e nascosta durante il periodo sovietico”.
La giornalista ha aggiunto che “al posto della cattedrale del Cristo Salvatore c’erano dei piani che prevedevano di costruire un grande palazzo con in cima una statua di Lenin, poi tutto tramontò e venne realizzata una piscina. Tuttavia, non ci si poteva andare a farsi il bagno, perché le nonne dicevano ai loro nipoti di evitare di recarvisi, in quanto dentro quell’acqua c’era il diavolo”.
Infine, ancora sul tema della Fede ha detto che è presente tanto in Russia quanto nell’adiacente Ucraina e “dovrebbe essere motivo di unità, ma non di unità tra due Stati, bensì di unità umana. Purtroppo, invece, noi stiamo assistendo a una guerra che non è semplicemente fratricida, ma è uno contro se stesso”.