Crimini di guerra in Ucraina: Putin può essere processato? Di cosa potrebbe essere accusato il presidente russo e quali potrebbero essere le pene da scontare?
Crimini di guerra in Ucraina: la denuncia del presidente Volodymyr Zelensky
Nella giornata di mercoledì 9 marzo, l’esercito russo ha bombardato un ospedale pediatrico a Mariupol, uccidendo almeno tre persone (tra le quali anche un bambino) e causando 17 feriti. L’accaduto è stato denunciato dalle autorità ucraine mentre il presidente Volodymyr Zelensky si è scagliato contro l’attacco definendolo un “crimine di guerra”. La stessa espressione è stata usata da Zelensky in relazione ai bombardamenti russi che si sono abbattuti su altri ospedali e sui civili ucraini e alle presunte violazioni del diritto internazionale che sono all’esame della Corte penale internazionale. Il presidente ucraino, poi, ha anche descritto il suo omologo russo Vladimir Putin come un “criminale di guerra”.
In questo contesto, più si susseguono raid missilistici russi su civili ucraini nelle città assediato o sui corridoi umanitari in aperta violazione dei cessate il fuoco concordati e più diventa una certezza che il Cremlino si stia macchiando di efferati e irragionevoli crimini di guerra in Ucraina.
Oltre a Mariupol, la Russia è accusata anche di raid con bombe a grappolo a Kharkiv e contro un asilo a Okhtyrka, località situata nella parte orientale del Paese e per l’uso di armi termobariche in aree densamente popolate.
Putin può essere processato per i crimini di guerra in Ucraina?
Nonostante per il diritto internazionale simili atti siano annoverati tra i crimini di guerra, provare la responsabilità delle azioni commesse sarà un processo complesso e considerevolmente lungo. A questo proposito, il docente di diritto internazionale all’Università di Sidney, Ben Soul, ha precisato: “Si deve dimostrare che i comandanti o i leader politici fossero a conoscenza di quello che le loro truppe stavano facendo sul campo di battaglia, che avevano la capacità di imporsi e che però non hanno fatto niente per fermare i loro soldati”.
Inoltre, si potrebbe anche verificare l’eventualità che non vengano pronunciate incriminazioni formali né organizzati processi contro i leader militari o di Governo e, tantomeno, contro il presidente russo Vladimir Putin.
Alla domanda “Putin verrà processato per i crimini di guerra in Ucraina?”, quindi, la risposta è che no, probabilmente il leader del Cremlino non verrà processato per le azioni commesse nella Nazione. A ogni modo, è comunque fondamentale che le indagini vengano avviate poiché contribuiranno a fare luce sugli aspetti più gravi e devastanti del conflitto russo-ucraino, soprattutto in virtù delle difficoltà oggettive della stampa nazionale e internazionale di monitorare tutti gli accadimenti che riguardano le numerose aree dello scontro armato.
Consiglio di Sicurezza dell’Onu: Putin e il diritto di veto
Oltre ai lunghi tempi di indagine della Corte penale internazionale, esiste anche un altro motivo per i quale Putin potrebbe non essere processato per i crimini di guerra. Secondo quanto riferito dall’esperto di diritto internazionale all’University College London, Philippe Sands QC, la Corte potrebbe non perseguire legalmente i leader russi e Vladimir Putin in quanto Mosca non ha aderito allo statuto che regola l’organo di giustizia.
In teoria, una richiesta per un’indagine potrebbe essere presentata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, presso il quale però la Russia ha diritto di veto. Una simile circostanza si è già verificata nel 2014, con la Russia e la Cina che posero il veto impedendo l’indagine sui crimini internazionali commessi durante la guerra in Siria.