Il bilancio delle vittime in Libia cresce a circa 400 e a 1.822 quello dei feriti dall’inizio degli scontri armati a Tripoli. E’ quanto ha reso noto su twitter l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aggiungendo di “unirsi all’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha) e ad altre organizzazioni nel chiedere un immediato cessate il fuoco”. Dal 4 aprile, secondo l’Ocha, sono 45.200 gli sfollati, 3.340 i rifugiati e i migranti intrappolati nei centri di detenzione situati in aree colpite dai combattimenti o in aree a rischio di conflitto armato. Tra le vittime, ha riferito all’Ansa l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), ci sono 105 bambini e 120 donne, I medici libici, afferma detto il presidente dell’Amsi, Foad Aodi, “riferiscono anche di 15 combattenti morti negli ultimi 3 giorni e di oltre 2mila feriti” e “denunciano anche la presenza di fosse comuni e la scomparsa di circa 60 minori che non rispondono agli appelli delle loro famiglie”.
Cresce il bilancio delle vittime degli scontri armati in Libia. Sono 400, tra cui 60 minori. Oltre 45mila gli sfollati. L’associazione dei medici: sono comparse fosse comuni
1.822 quello dei feriti dall'inizio degli scontri armati in Libia