Cremona pride, Madonna a seno nudo portata in corteo che sta suscitando diverse polemiche nelle ultime ore. Dopo un sabato caratterizzato da manifestazioni in diverse città della Lombardia.
Cremona pride, Madonna a seno nudo durante la manifestazione
A Cremona, durante la manifestazione Gay Pride, si è deciso di far sfilare una Madonna a seno nudo. In migliaia sono scesi in strada per far valere i propri diritti, forse però esagerando. La manifestazione si è tenuta sabato 4 giugno e tante sono state la reazioni sui social.
Dunque, è stato un sabato di Pride in Lombardia, tra Cremona, Monza e Pavia, anche se, appunto, con qualche polemica rispetto alla statua della Madonna nello specifico ma anche di Papa Francesco.
Polemiche e condanna dalla Chiesa e dalla politica
La prima risposta è arrivata dalla Chiesa nella persona del vescovo, Antonio Napolioni: «Raccolgo – ha scritto – lo sconcerto di numerosi cittadini, credenti e non credenti, per la presenza di immagini offensive ed evidentemente blasfeme, che non possono avere alcun valore educativo o comunicativo di valore e diritti». Una vera lezione, quella della Curia, attenta a sottolineare come questi gesti «feriscono anche i tanti che si stanno impegnando per una società senza discriminazioni».
Il commento è arrivato anche dal leader leghista Matteo Salvini. «Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c’entra niente con la richiesta di diritti, ma è solo un’esibizione di ignoranza e arroganza».
Anche Vittore Soldo, Segretario provinciale Partito Democratico di Cremona: “Sta facendo polemica e sta creando reazioni di indignazione e di protesta il fatto che alcuni manifestanti, durante il corteo del primo Pride di Cremona, abbiano portato in corteo un manichino di donna con un velo in testa che voleva rappresentare l’immagine sacra della Madonna” scrive in una nota “la scelta di usare un’immagine sacra è indubbiamente sbagliato e fuori luogo perché oltre a colpire e mancare di rispetto nei confronti di un mondo che ha fatto e sta facendo del dialogo e del confronto uno strumento per unire invece che dividere, presta il fianco a chi vorrebbe distorcere e mettere in secondo piano i messaggi di inclusione e allargamento dei diritti che sono stati il vero tema del corteo di ieri e che sono stati affermati dai migliaia di manifestanti rispettosi delle sensibilità di tutti: spiace che la provocazione poco rispettosa e indubbiamente di cattivo gusto di 4 persone che non erano espressione di nessuna delle associazioni e delle sigle organizzate che hanno lavorato per preparare l’evento e manifestato sabato, abbia offuscato la bellezza e l’importanza del corteo, in termini di dialogo e di confronto costruttivo sui temi dei diritti, con tutti i mondi e le sensibilità che convivono nella città di Cremona e nella nostra provincia”.