E’ stata rinviata al 17 luglio la prima udienza del processo per il naufragio della Costa Concordia, in programma al Teatro Moderno di Grosseto, nel quale è imputato l’ex comandante, Francesco Schettino. Il rinvio, già previsto, è stato annunciato dal presidente del collegio del tribunale dopo che sia il legale di Schettino sia alcuni avvocati di parte civile hanno dichiarato la loro adesione allo sciopero nazionale degli avvocati. In aula era presente, come sempre, l’ex comandante della Costa Concordia ma anche, a sorpresa, Domnica Cemortan, la ragazza moldava che era in plancia di comando al momento dell’impatto contro gli scogli de Le Scole. La giovane, accompagnata dal suo avvocato, si costituirà parte civile. “Eravamo oggi in aula a Grosseto per costituirci parte civile. La costituzione verrà vagliata il 17 luglio, giorno in cui è stato rinviato il processo. Crediamo di essere stati molto danneggiati”, spiega l’avvocato Gianluca Madonna, che difende gli interessi di Domnica Cemortan. “Noi chiediamo solo l’accertamento della verità. La condanna sarà il tribunale, e sono certo un tribunale sereno, a stabilirla. Le condanne chieste per gli altri imputati, per le quali la procura ha prestato consenso, sono veramente minime. Rispetto ad una sproporzionata richiesta di 20 anni per Schettino c’è qualcosa che non comprendo, non sono assolutamente daccordo”. E’, invece, il commento ai microfoni di SkyTg24, di Domenico Pepe, il legale di Francesco Schettino. “Il comandante – ha concluso l’avvocato – non se n’è andato, è caduto dalla nave perché era abbattuta in maniera tale che aveva come piano di calpestio un muro quasi verticale, tant’è che gli altri ufficiali si sono tuffati in mare”.
26/11/2024
23:50
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