“Il grande pranzo di Berlusconi: come la destra italiana ha spodestato Mario Draghi”. È questo il titolo dell’articolo con cui Hannah Roberts, corrispondente dall’Italia del prestigioso quotidiano di affari europei Politico.eu, racconta un inedito retroscena sulla crisi di governo in Italia.
Sul Politico.eu la storia del complotto del pesce spada: “Il grande pranzo di Berlusconi: come la destra italiana ha spodestato Mario Draghi”
“In un pomeriggio torrido – scrive Politico -, alcuni dei più potenti politici italiani si sono riuniti all’ombra di una lussuosa villa in uno dei quartieri più esclusivi di Roma, si sono seduti a un pranzo a base di pesce spada e insalata e hanno complottato per rovesciare il governo di Mario Draghi. Martedì 19 luglio, il padrone di casa a Villa grande era Silvio Berlusconi, il miliardario ex primo ministro italiano che guida il partito di centro-destra Forza Italia. Al suo fianco c’era Matteo Salvini della Lega di estrema destra, con i rappresentanti di altri gruppi e i loro aiutanti”.
“A spronare i complottisti per telefono – scrive ancora il quotidiano online -, mentre i colloqui si protraevano fino al giorno successivo, c’era Giorgia Meloni, leader dell’opposizione che ora è in pole position per diventare il prossimo primo ministro italiano in un’elezione lampo in autunno”.
“Nel giro di 24 ore – prosegue il racconto di Politico.eu -, il destino di Draghi era segnato. I complottisti avevano ritirato il loro appoggio alla sua grande coalizione e al primo ministro non restava altro che andare al Quirinale, dove giovedì mattina ha rassegnato le dimissioni”.
“L’Italia si trova ora ad affrontare mesi di agitazione. Probabilmente ci vorranno diverse settimane dopo le elezioni del 25 settembre prima che si possa mettere insieme una nuova coalizione. La crisi politica italiana – per Politico – è un problema anche per l’Unione Europea. La Banca centrale sta cercando di evitare una recessione incombente, bilanciando al contempo la necessità di contenere l’inflazione con i rischi di una nuova crisi del debito”.