Dalla guerra in Ucraina al ruolo dell’Onu, dall’impegno per l’Africa alle sfide legate all’intelligenza artificiale: il discorso della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’Assemblea delle Nazioni Unite, ha toccato diversi temi.
La presidente del Consiglio esordisce definendo la possibilità di intervenire di fronte all’Assemblea generale come un “onore”, ma “pesante come lo è la responsabilità”. Per Meloni viviamo “un’epoca complessa, fatta di emergenze e mutazioni continue”. Ma cosa ha detto nello specifico?
Il discorso di Meloni all’Onu: cosa ha detto sull’Ucraina e i migranti
La presidente del Consiglio parte della guerra “di invasione russa dell’Ucraina: sta a noi, a ciascuno di noi, decidere da che parte della storia stare, in coscienza”. La posta in gioco è “la scelta tra la nazione e il caos e tra la ragione e la prevaricazione”.
L’Italia, spiega Meloni, ha “scelto chiaramente da che parte stare e lo ha fatto per senso di giustizia”. Dal conflitto in Ucraina, la presidente del Consiglio si collega ad altri temi che “travolgono tutti come in un domino”, a partire da quello dei migranti.
L’attenzione dell’Italia, afferma, “è rivolta particolarmente verso l’Africa, dove nazioni già provate dai lunghi periodi di siccità e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici si trovano oggi di fronte a una situazione difficilissima anche in termini di sicurezza alimentare”.
Da qui Meloni cerca di porre all’attenzione dell’Assemblea il tema dei migranti: “Sono convinta che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani. E per farlo dobbiamo lavorare insieme, a ogni livello, e l’Italia intende essere in prima fila su questo fronte”.
“Noi – prosegue Meloni – vogliamo combattere la mafia in tutte le sue forme, e combatteremo anche questa. Il punto è che combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni Unite”. Secondo la presidente del Consiglio, infatti, l’Onu non può “voltarsi dall’altra parte di fronte a questo scempio”. L’appello di Meloni sul tema dei migranti continua a lungo e arriva a chiedere alle Nazioni Unite di portare avanti una “guerra globale ai trafficanti di vite umane”.
Sull’Africa, aggiunge, bisogna “invertire la rotta” rispetto a un approccio finora considerato “spesso predatorio”. Per Meloni, inoltre, bisogna riformare il Consiglio di sicurezza dell’Onu per renderlo più “rappresentativo, trasparente ed efficace”, con una “distribuzione geografica dei seggi più equa”, rafforzando la rappresentanza regionale.