Corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. Per queste accuse gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari personali, decisa dal gip di Roma, nei confronti di 6 persone, per i reati di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. In particolare sono stati disposti gli arresti domiciliari per tre funzionari dell’Agenzia delle entrate e l’obbligo di presentazione in commissariato per un dipendente dell’Agenzia in pensione e per due professionisti.
Tre funzionari dell’Agenzia delle Entrate in servizio a Roma sono finiti ai domiciliari con l’accusa di corruzione
Esisteva un rodato sistema corruttivo – secondo gli inquirenti – attraverso il quale tre impiegati negli uffici dell’Agenzia delle entrate di Roma 3 e Roma 4 – “asservivano la propria pubblica funzione agli interessi privati di alcuni professionisti del settore contabile, dietro compensi in denaro, ovvero il pagamento di pranzi al ristorante”.
Per far fronte alle richieste gli indagati entravano abusivamente nei sistemi informatici e telematici dell’Anagrafe tributaria in dotazione all’Agenzia delle entrate, allo scopo di consultare le informazioni necessarie ad ottenere gli elementi utili alla conclusione delle pratiche relative ad accertamenti fiscali. Come contratti di comodato o successioni.
Consultavano abusivamente le banche dati per favorire l’abbattimento o la riduzione delle somme di denaro richieste dal fisco
Tutto per ottenere l’abbattimento totale o la sensibile riduzione delle somme di denaro richieste dal fisco. Le cifre richieste dai pubblici ufficiali variavano a seconda dell’importo dell’avviso o della cartella ed in base alla complessità della pratica e spaziavano dai 100 euro alle migliaia di euro.