dalla Redazione
La vera notizia, a ben vedere, non è nel fatto che l’Europa abbia catalogato e quantizzato la corruzione in Italia; la notizia è che sono almeno dieci anni che le cifre restano le stesse, testimonianza di una politica che – ai diversi livelli – ha elevato a regola lo strumento delle mazzette, dei favori, delle prebende e delle percentuali . La conferma che l’Italia è un Paese di corrotti viene dal rapporto della Commissione europea. “In Italia i legami tra politici, criminalità organizzata e imprese, e lo scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive e di governo sono tra gli aspetti più preoccupanti, come testimonia l’alto numero di indagini per corruzione”. Il fenomeno della corruzione in Italia e’ “preoccupante” e circa 60 miliardi all’anno su 120 mld in tutto l’anno. Secondo Bruxelles la nuova legge italiana contro la corruzione “lascia irrisolti” vari problemi, perché “non modifica la disciplina della prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’autoriciclaggio e non introduce reati per il voto di scambio”.