“Non escludo di rinnovare provvedimento se necessario, senza esitazione. Il comitato scientifico sta valutando ogni scenario, ma ogni giorno si aprono fronti nuovi”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando dell’ordinanza emessa ieri per fronteggiare la diffusione del Coronavirus, “Noi abbiamo 27 contagiati in questo momento. Abbiamo i due cluster confermati – ha aggiunto il governatore veneto -, quindi le due popolazioni confermate di contagiati che sono la popolazione del padovano di Vo’ che sono 20 contagiati e poi gli altri 7 nel veneziano, dei quali ovviamente 3 in Venezia città storica e gli altri 4 nella zona di Mira e Dolo, comunque sempre nel veneziano. Direi che ci vuole una regia nazionale, personalmente io ho sempre proposto in questi giorni che le ordinanze adottate da veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e il Piemonte fossero rese uniche da Nord a Sud, ma anche perché comunque si coinvolge tutta la popolazione in questa partita”.
“Nulla c’è sul campo per arrivare a dire che ci siano contagi di grandi masse con patologie gravi. Conosciamo il virus, sappiamo che è aggressivo ma non altamente letale” ha aggiunto Zaia. Il governatore ha poi confermato che al momento non è stato rintracciato il paziente zero, “abbiamo controllato anche 8 cittadini cinesi che avevano avuto contatti a Vo’ Euganeo ma hanno dato esito negativo”. Zaia ha detto, inoltre, che “i ragazzi sono quelli meno colpiti dal punto di vista epidemiologico, il vero problema sarà sugli anziani, quindi il primo appello è a loro di evitare di frequentare luoghi affollati. Le scuole resteranno chiuse fino al primo marzo, poi vedremo se sarà necessario prolungare o meno la chiusura”.