“Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei giusti termini: su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, il 5% è gravissimo, di cui il 3% muore. Peraltro sapete che tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute”. E’ quanto ha detto oggi a Roma, nel corso di una conferenza con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, Walter Ricciardi, componente del Comitato esecutivo dell’Oms e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza.
“E’ molto importante – ha aggiunto Ricciardi – che il paese si muova unito per fronteggiare questi che sono due focolai e che bisogna evitare diventino una epidemia. Le misure che sono state prese vanno nella direzione giusta. Si stanno prendendo in questo momento tutte le misure necessarie anche in raccordo con gli altri paesi, quelli confinanti che vedremo oggi e anche quelli semi-confinanti. C’è un accordo totale anche con la Commissione europea e con l’Oms sulle misure che stiamo prendendo”.
“Qualche cosa si è persa nel fatto che la Costituzione attribuisce allo Stato solo programmazione – ha detto ancora il consigliere di Speranza -, determinazione Lea e del finanziamento, ma tutti i meccanismi di organizzazione e gestione vengono affidati alle Regioni, contrariamente ad altri paesi che hanno un’unica linea di comando e hanno meno casi rispetto a noi”.
Ricciardi, infine, ha sottolineato che le mascherine alla persona sana “non servono a niente. Servono per proteggere le persone malate e servono per proteggere il personale sanitario”.