Coronavirus, Lamorgese: “Bisogna essere rapidi ed evitare che il senso di responsabilità dimostrato finora dai cittadini si trasformi in rabbia”

“Io credo che dobbiamo stare molto attenti, adesso è il momento che le risorse arrivino, bisogna essere rapidi nell’erogazione dei contributi, i cittadini hanno una vita quotidiana a cui devono fare fronte. C’è il rischio che quello che è il senso di responsabilità dei cittadini si trasformi in rabbia. E dobbiamo evitarlo”. E’ quanto ha detto a Che tempo che fa la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“E’ stato un periodo complicato – ha aggiunto -, ma non solo per me ma per tutti gli italiani che hanno dovuto subire restrizioni delle proprie libertà, restrizioni necessarie in considerazione della gravità della situazione epidemiologica e che ha portato ad oggi a rivedere dopo due mesi la luce oltre al tunnel. Un po’ alla volta – ha detto ancora Lamorgese – anche la Lombardia, che ha avuto un numero elevato di morti, sta uscendo fuori da questo momento difficile, perché nessuno poteva immaginare di trovarsi davanti ad una epidemia che il governo ha ben affrontato. E’ stato complicato riuscire a mettere in campo tutte le azioni necessarie”.

“Gli italiani in questo periodo hanno avuto un comportamento responsabile – ha aggiunto la ministra dell’Interno -, i controlli sono stati moltissimi con un impegno incredibile delle forze di polizia e abbiamo avuto un riscontro positivo. Certo vedendo le ultime immagini voglio lanciare un messaggio di attenzione ai giovani, perché se dovesse ritornare l’epidemia sarebbe un fallimento per questo Paese. Tutto dipenderà dalla curva epidemiolgica, dobbiamo stare attenti, è un periodo delicato. Io penso che dobbiamo dare modo all’economia di riattivare i propri canali. Mi raccomando soprattutto con i giovani di non avere comportamenti irresponsabili perché avrebbero effetti gravi”.

“Per adesso – ha aggiunto Lamorgese a proposito del rinvio delle elezioni – non abbiamo stabilito ancora una data sulle elezioni, è una questione di giorni, abbiamo l’esigenza di farle svolgere nel mese di settembre in base a quanto detto dal comitato tecnico-scientifico, secondo cui potrebbe esserci ad ottobre un ritorno della pandemia. La data non è stata decisa”.

“Io dico una cosa: i problemi che questo governo si è trovato ad affrontare – ha concluso la ministra – sono problemi che nessuno avrebbe pensato di avere davanti, è ovvio che ci sono sensibilità diverse ma mi pare che lavoriamo insieme per avere un progetto comune. Io mi auguro che ci sia una progettualità che porti l’Italia fuori da questo momento soprattutto dal punto di vista economico, secondo me noi ci giochiamo tutto in questa seconda fase. Ma vedo che ci sono premesse per continuare l’esperienza di governo”.