“Purtroppo questa notte è scoppiata un’altra emergenza a Lodi. Per cui credo che se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il problema più attentamente, credo che sarebbe cosa saggia. A Lodi improvvisamente nel pomeriggio di ieri c’è stato un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi, di cui 17 hanno dovuto essere messi in terapia intensiva. Purtroppo Lodi non ha un numero sufficiente di posti in terapia intensiva, per cui hanno dovuto essere trasferiti in altre terapie intensive della regione, come Niguarda e Brescia”. E’ quanto ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana.
“Il problema – ha detto ancora il governatore lombardo – è che questo virus che, come è stato giustamente definito, è poco più di un’influenza – aggiungo io nel 90 per cento dei casi – in una piccola percentuale rischia di diventare qualcosa di complicato”. Si tratta, ha aggiunto, di qualcosa “di complicato, che non porta a un esito drammatico, ma che comporta la necessità di essere ricoverati in terapia intensiva per due/tre settimane. Questo è l’unico problema. E i letti di terapia intensiva non sono un numero altissimo. E hanno anche una funzione diversa, perché ci sono le persone colpite da infarto o da ictus. Quindi noi non possiamo dedicare tutta la terapia intensiva esclusivamente a questa epidemia”.