“Come ho spiegato oggi al presidente del Consiglio, noi sindaci individueremo le aree all’interno del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, lo Stato dovrà assicurare il controllo attraverso le forze dell’ordine, coordinate dal prefetto e dal questore. Perché, come è noto, non sono i sindaci a disporre delle forze dell’ordine. Facciamo il nostro dovere e ci aspettiamo la stessa collaborazione dallo Stato”. E’ quanto ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a proposito delle nuove disposizione sulle zone rosse contenute nel Dpcm varato ieri dal Governo.
“Con Antonio Decaro – ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia – siamo stati amministratori locali insieme e abbiamo le stesse sensibilità, sa bene che non esiste alcuno scaricabarile, ma sempre e solo un’assunzione comune di responsabilità. I presidenti di Regione sono le massime autorità sanitarie delle Regioni e possono adottare restrizioni a carattere regionale. I sindaci sono le massime autorità sanitarie cittadine e possono farlo sui loro territori in caso di necessità. Lo Stato è l’autorità sanitaria nazionale e detta le linee guida entro le quali possono muoversi gli enti territoriali”.
“In caso di lockdown nazionale – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, decide lo Stato. Se è necessario chiudere un quartiere per garantire la sicurezza sanitaria lo decide il sindaco. Questo non è uno scaricabarile ma solo ribadire sul piano organizzativo, nelle attività di prevenzione sanitaria, cose già previste dalle norme ordinarie. Mi sembra che i cittadini abbiano ben capito. Se servono aiuti e forme ulteriori di sostegno lo Stato è sempre pronto 24 ore su 24”.