“E’ un giorno di festa. Significa che il lockdown è davvero finito. Che la nostra comunità ha riconquistato la libertà più importante. La scuola è istruzione e socialità”. E’ quanto ha detto a Repubblica, il commissario straordinario all’emergenza Corovirus, Domenico Arcuri. Arcuri ha sottolineato che “il virus è ancora tra noi. Ormai ne siamo consapevoli tutti. E allora qualche contagio arriverà anche nelle scuole, come in tutti i Paesi che hanno già riaperto”.
“Non dovremo alimentare panico inutile – ha aggiunto il Commissario del Governo -, ma garantire la massima sicurezza alla comunità scolastica e alle famiglie dei ragazzi”. Quanto al traguardo dei 200 mila test al giorno, Arcuri osserva: “Stiamo già facendo 100 mila tamponi al giorno. Sono tantissimi.
Un test ogni 600 italiani. Siamo partiti da meno di 30 mila. Ma vogliamo fare ancora di più”.
“Nei prossimi giorni – ha aggiunto – avvierò le procedure di gara per dotarci di ulteriori tamponi, reagenti, test rapidi e soprattutto per cominciare ad acquistare macchine più moderne per processare contemporaneamente più tamponi. Credo che presto raddoppieremo complessivamente la nostra ‘potenza di fuoco’. In attesa che gli scienziati ci permettano di dotarci anche di test salivari affidabili”.
Su cura e tempi per il vaccino, il commissario sottolinea come “l’Italia partecipa allo sviluppo di alcuni vaccini europei. Inoltre, stiamo da tempo e in silenzio lavorando ad alcuni importanti investimenti italiani. Tra poche settimane annunceremo i primi due: in Reithera, che sta sperimentando un vaccino promettente e in, TLS, leader nello sviluppo degli anticorpi monoclonali. Ne sosterremo gli sviluppi successivi. Vogliamo essere i primi – ha concluso – a usare le loro dosi e soprattutto lasciare all’Italia una piattaforma di ricerca e sviluppo più competitiva di quella che abbiamo trovato”.