Dopo il tentato golpe di dicembre e la conseguente destituzione – confermata dalla Corte Costituzionale – dell’ormai ex presidente Yoon Suk-yeol, che aveva provato il colpo di mano, la Corea del Sud prova a ripartire. Come fa sapere il governo di Seul, domani si riunirà il gabinetto del presidente in carica, Han Duck-soo, per fissare ufficialmente la data delle prossime elezioni presidenziali che, salvo colpi di scena, si terranno il 3 giugno 2025.
“Data l’importanza della questione e dato che il giorno delle elezioni deve essere designato come giorno festivo temporaneo, la decisione deve essere approvata durante una riunione del Consiglio dei ministri”, ha affermato un funzionario all’agenzia Yonhap.
La Corea del Sud prova a ripartire dopo il tentato golpe di dicembre scorso: le elezioni presidenziali sono state fissate per il prossimo 3 giugno
La Corte Costituzionale del Paese ha ufficialmente rimosso il presidente Yoon Suk-yeol dall’incarico venerdì scorso. Il 3 dicembre 2024, Yoon aveva dichiarato la legge marziale, sostenendo che l’opposizione simpatizzava con la Corea del Nord e stava tramando una “ribellione”. Il Parlamento ha votato per revocare la sua dichiarazione solo poche ore dopo, e Yoon vi ha aderito, scusandosi in seguito con la nazione. Il 14 dicembre, il Parlamento sudcoreano aveva poi messo sotto accusa Yoon per la sua controversa dichiarazione della legge marziale.
Il 4 aprile, la Corte Costituzionale della Corea del Sud ha confermato all’unanimità l’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol per la sua controversa dichiarazione della legge marziale. Il verdetto della Corte richiede che le elezioni presidenziali anticipate siano indette entro 60 giorni. Se la data preliminare verrà approvata, i candidati dovranno registrarsi entro l’11 maggio e la campagna elettorale inizierà ufficialmente il 12 maggio.