Corea del Sud, la polizia perquisisce l’ufficio del presidente Yoon Suk Yeol. Intanto l’ex ministro della Difesa coinvolto nel tentato golpe ha tentato il suicidio in carcere

Corea del Sud, l'ex ministro della Difesa coinvolto nel tentato golpe del presidente Yoon Suk Yeol ha tentato il suicidio in carcere

Corea del Sud, la polizia perquisisce l’ufficio del presidente Yoon Suk Yeol. Intanto l’ex ministro della Difesa coinvolto nel tentato golpe ha tentato il suicidio in carcere

Accelera l’inchiesta delle forze dell’ordine della sudcorea in merito al tentato golpe. Un’unità investigativa speciale della polizia della Corea del Sud ha dichiarato oggi di avere perquisito l’ufficio presidenziale, una settimana dopo il fallito tentativo del presidente Yoon Suk Yeol di imporre la legge marziale nel Paese. “La squadra investigativa speciale ha condotto una perquisizione presso l’ufficio presidenziale, l’Agenzia nazionale di polizia, l’Agenzia di polizia metropolitana di Seoul e l’unità di sicurezza dell’Assemblea nazionale”, si legge in un messaggio inviato all’Afp.

Corea del Sud, l’ex ministro della Difesa coinvolto nel tentato golpe del presidente Yoon Suk Yeol ha tentato il suicidio in carcere

Un funzionario del servizio carcerario ha detto che l’ex ministro della Difesa sudcoreano Kim Yong-hyun, in carica durante la breve legge marziale della Corea del Sud una settimana fa, avrebbe tentato il suicidio. Secondo l’agenzia Yonhap, avrebbe provato ad uccidersi poco prima di essere arrestato formalmente per il suo ruolo nella legge marziale in vigore per breve tempo, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre. Kim Yong-hyun si era dimesso giovedì scorso, il giorno dopo l’abrogazione della legge.

Accusato di aver svolto un “ruolo cruciale durante una ribellione” e di aver commesso un “abuso di potere per ostacolare l’esercizio dei diritti”, l’ex ministro della Difesa è detenuto da domenica. Secondo la polizia, anche Cho Ji-ho, il commissario generale dell’Agenzia nazionale di polizia, nonché il capo dell’Agenzia di polizia metropolitana di Seul, Kim Bong-sik, sono stati arrestati. “L’intera responsabilità della situazione ricade esclusivamente su di me”, ha detto martedì Kim Yong-hyun, in una dichiarazione presentata dai suoi avvocati, secondo i quali l’ex ministro si è scusato “profondamente”. Kim è stato accusato dai parlamentari dell’opposizione di avere ordinato l’invio di droni a Pyongyang, nel tentativo apparente di creare un casus belli con il Nord, che sarebbe servito da pretesto per proclamare la legge marziale.