Corea del Sud, il Parlamento scarica il presidente sudcoreano Yeol: chiesta la procedura d’impeachment per il tentato golpe

Corea del Sud, il Parlamento scarica il presidente sudcoreano Yeol: chiesta la procedura d'impeachment per il tentato golpe

Corea del Sud, il Parlamento scarica il presidente sudcoreano Yeol: chiesta la procedura d’impeachment per il tentato golpe

Scampato il pericolo del surreale golpe ordito dal presidente Yoon Suk Yeol, che aveva proclamato la legge marziale nel tentativo di superare l’impasse legislativa che bloccava la sua azione politica, in Corea del Sud è già tempo di resa dei conti. Decine di migliaia di sudcoreani manifestano da due giorni in tutto il Paese per chiedere le dimissioni del Capo di Stato.

A unirsi alla richiesta sono stati sei partiti, tra cui il principale partito di opposizione, il Partito Democratico, che hanno presentato in Parlamento un disegno di legge per l’impeachment di Yoon. Secondo quanto trapela da Seoul, la votazione sul provvedimento è prevista per il 6 o 7 dicembre e l’esito appare scontato, visto che il presidente è stato abbandonato anche dal suo stesso partito. La Confederazione coreana dei sindacati, che conta 1,2 milioni di iscritti, ha definito il tentativo di Yoon “irrazionale e antidemocratico” e ha proclamato uno “sciopero generale a tempo indeterminato” fino alle sue dimissioni.

Corea del Sud, il Parlamento scarica il presidente sudcoreano Yeol: chiesta la procedura d’impeachment per il tentato golpe

Yoon si trova ora a un bivio: dimettersi prima del voto parlamentare oppure resistere, sperando in una grazia che appare altamente improbabile. L’intero arco parlamentare, dalla maggioranza alle opposizioni, ha già votato all’unanimità per abrogare la legge marziale – durata appena sei ore – e ha dichiarato di essere favorevole all’impeachment. Attualmente, solo il partito al governo, che conta 110 deputati sui 300 totali, ha dichiarato di opporsi alla mozione contro il presidente. Tuttavia, il fallito colpo di mano segnerà probabilmente la fine della carriera politica di Yoon e avrà pesanti ripercussioni sulla Corea del Sud.

La discussione sulla mozione dovrebbe avvenire in una riunione plenaria già in giornata, mentre la votazione è attesa per domani o sabato. Se approvata – come sembra probabile, dato che servono 200 voti e i favorevoli sono già 190 – la mozione passerà al vaglio della Corte costituzionale, che si pronuncerà nei prossimi mesi. In caso di conferma, la Corea del Sud si avvierà verso elezioni presidenziali anticipate. Durante questo periodo, i poteri presidenziali saranno sospesi, e il primo ministro Han Duck-soo assumerà il ruolo di presidente ad interim, nonostante abbia già offerto le sue dimissioni, respinte da Yoon. Questa crisi istituzionale, se confermata, rischia di paralizzare ulteriormente un Paese dove l’attività legislativa è già da oltre due anni pressoché bloccata. Il governo, in questo scenario, sarebbe limitato alla sola ordinaria amministrazione.

Storia già vista

La Corea del Sud non è nuova a crisi istituzionali di questa portata. Negli ultimi vent’anni, il Paese ha già affrontato due casi di impeachment presidenziale. Nel 2004, il Parlamento votò per l’impeachment del defunto presidente Roh Moo-hyun, ma la Corte costituzionale respinse la mozione con tre voti contrari e sei favorevoli. Nel 2017, la presidente Park Geun-hye fu invece destituita, con 234 voti parlamentari a favore dell’impeachment e una ratifica unanime degli otto giudici della Corte costituzionale.

A complicare l’attuale crisi è il fatto che la Corte costituzionale, composta da nove giudici (tre nominati dall’Assemblea Nazionale, tre dal presidente e tre dal capo della Corte Suprema), ha attualmente tre seggi vacanti. Per legge, sono necessari almeno sette giudici per deliberare. Tuttavia, la Corte ha temporaneamente sospeso l’Articolo 23 della Legge sulla Corte costituzionale, permettendo l’esame della mozione con sei giudici, ma non la deliberazione finale. L’Assemblea Nazionale dovrà quindi nominare almeno un giudice per completare il processo di impeachment.